[Castellammare di Stabia] 13/11 – Fuori i fascisti da Castellammare

Riportiamo dal blog di Vesuvio Antifa.

“Il fascismo non passerà”, dicevano i compagni quando la feccia nera seminava bombe, uccideva militanti e preparava colpi di Stato coi militari e da allora si cominciarono ad organizzare per difendersi.
antifa rosso
Giovedì 13 novembre un gruppuscolo di borghesotti in giacca e cravatta, col vessillo italico esposto all’esterno di un locale marocchino (aaa se lo sapesse il duce) e delle facce idiote tipiche di chi vuol fare la rivoluzione sulla pelle dei diseredati, insidiando l’odio sociale tra gli ultimi, fottendosene altamente di andare ad intaccare i meccanismi di un sistema nel quale in realtà si trovano a loro perfettissimo agio, insomma queste personcine volevano far baldoria, inneggiando al ritorno di Mussolini, alla cacciata degli stranieri dal paese, alla presa di Fiume e altre simili amenità.

Noi, uomini e donne di questa terra, antifascist* vesuvian* abbiamo semplicemente deciso di partecipare a nostra volta a questa festa, ovviamente a modo nostro. Continue reading

[Torre del Greco] 2/11 – Torneo di Calcio popolare antirazzista al Campetto liberato

Riportiamo da Vesuvio Antifa.

Domenica 2 novembre 2014, dalle ore 11:00

@ Campetto Liberato – via Ferrovia Torre del Greco

Torneo di calcio popolare antirazzista

Il campetto liberato dagli Antifa Vesuvio lo scorso 11 ottobre continua a vivere di giornate di sport popolare e calci ad un pallone tra i tanti ragazzi che quotidianamente lo alimentano di gioia ed energia.

Per la giornata di domenica 2 Novembre abbiamo organizzato un torneo di calcio popolare antirazzista con altre realtà del territorio per portare avanti il progetto di sport dal basso e riappropriazione di tempo, spazio e socialità.

La giornata si svolgerà così:

– Ore 11: Apertura del campo di Piazzale Ferrovia ed incontro tra squadre, simpatizzanti e  chiunque voglia partecipare alla giornata.

– Ore 12: Assemblea “Riprendiamoci i nostri spazi”

– Ore 13: Pranzo popolare

– Ore 15: Inizio Torneo

Ama lo sport

Odia il razzismo!

Tartarughe campane nella nebbia padana

Ovvero, come CasaPound Campania (non) si è persa nella Milano leghista

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Dev’essere l’ultima evoluzione del turborevisionismo nostrano: “né destra né sinistra” – Nord. “Né rossi né neri” – verdi. Sarà assai divertente vedere con quale faccia da culo si faranno vivi a Napoli e dintorni, dopo aver stretto un patto con il partito anti-meridionale per antonomasia, il cui segretario non è riuscito a restare sul suolo partenopeo per più di 10 minuti (10 minuti indimenticabili nei quali compagni, ultras e semplici cittadini lo hanno riempito di ogni genere di insulto concepibile sulle coste del Mediterraneo). Si erano presentati come il gruppo campano, dopo una misera campagna di manifesti: tuttavia, più che una terribile bellezza, ci sembra sia nata una sgonfia loffa.

Ma, in fondo, perché stupirsi? CasaPound è una formazione politica, dunque per costituzione votata al compromesso, al conseguimento del fine con tutti i mezzi, fossero anche l’alleanza con chi apparentemente dice cose opposte alle tue. Ma il punto sul quale battere, forse, è proprio questo: la Lega Nord non è affatto quella forza indipendentista e autonomista che millanta(va) di essere.

La Lega Nord è cresciuta. Ha assaporato l’aria dei ministeri. Ha impresso i nomi dei suoi coordinatori nelle leggi più stronze e criminali che questo Paese abbia prodotto in anni e anni di merda legislativa. La Lega Nord è insomma un partito a tutti gli effetti nazionale, che ha come unico obiettivo quello di piazzarsi al governo nel nome delle grandi promesse che tanto piacciono nei momenti di crisi: Sicurezza contro il nemico di turno, Controllo e Sfruttamento sempre più coatto. Continue reading

Nasce il blog di Vesuvio Antifa – Sabotaggio e Anti-Fascismo: lotta perpetua alle nocività, cap. I

Nel segnalare la nascita di una nuova piattaforma virtuale che possa raccogliere contributi e spunti provenienti dall’antifascismo vesuviano, Blog Vesuvio Antifa, riportiamo anche una riflessione, curata dall’indomito Muzio Scevola e pubblicata dai/dalle compas, sui rapporti tra antifascismo e lotta alle nocività; che è, come dire, lotta a a tutte le autorità.

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(Agitare senza cautela)

… Anzitutto una bomboletta,

o un pennarello o un adesivo,

piscio di gatto o strappo aggressivo: usateli contro le scritte che inneggiano al fascismo. Alla stessa maniera fate contro gli spot pubblicitari: infastidirete e saboterete con facilità.

Diffondete la pratica ad ogni ora del giorno e della notte. L’antifascismo, come la sfida alle multinazionali, non può essere una lotta di pochi, ma un conflitto diffuso. Praticatelo con gioia.

Gli antifa non sono super eroi mascherati che vi salveranno dalle grinfie del potere. Sono i vostri compagni di banco, il vecchietto sotto casa, mia mamma che cucina le pappardelle.

Gli antifa siete voi. Continue reading

[Napoli] Port’Alba, i vigili e i distinguo tra gli sgomberi

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I vigili urbani del Comune di Napoli sono ben noti alle cronache repressive per le vere e proprie battute di caccia con cui braccano ambulanti, immigrati e altri soggetti sociali; non dimentichiamo episodi come il pestaggio di un clochard e dei suoi animaletti di compagnia nel pieno centro di Napoli [1] nel periodo di comando di quel tal Sementa (mai nome fu più appropriato) che interpretava al meglio il sogno di una Napoli ordinata e rispettosa delle regole fissate dal Potere. Ora, l’obiettivo della loro ultima retata è stata la “via dei librai”, Port’Alba, punto nevralgico per chi cerca libri a bassissimo prezzo. Le bancarelle di libri che caratterizzano da anni e anni la strada sono state sgomberate per fare spazio alle auto da parcheggiare, e i librai sono stati sanzionati con multe che si moltiplicano come funghi.

Chi vi scrive si è formato una biblioteca a Port’Alba, un posto nel quale si possono trovare testi anarchici e poesie di autori sconosciuti, collezioni intere di Harmony e libri di analisi di classe. Quindi chiariamo subito che se ‘è uno che si incazza per questa operazione, quello sono io. Tuttavia, dà molto a pensare la reazione di sdegno (magica parola!) di molti cittadini napoletani, che lamentano sanzioni ai librai «quando poi rom e marocchini vendono la loro paccottiglia cinese indisturbati finanziando la camorra»[2]. Al di là del fatto che non si capisce dove abiti questa gente se non riesce nemmeno a vedere che i venditori ambulanti devono sempre stare con gli occhi aperti per evitare di incappare nei giustizieri di Stato, è chiara l’antifona? I libri hanno il diritto di animare il suolo pubblico, i braccialetti e i manufatti no. Continue reading