[Castellammare di Stabia] 9/4 – Grave aggressione fascista alla Ciclofficina Popolare “Raffaele Viviani”

antifa rossoRiportiamo il comunicato ufficiale (da Antifa) della “Ciclofficina popolare Raffaele Viviani” sull’aggressione subita da parte dei fascisti. A seguire, abbiamo voluto riportare un commento dei compagni e delle compagne dell’antifascismo vesuviano sull’episodio (da Vesuvio Antifa).

Quest’aggressione conferma ancora una volta, se mai qualcuno avesse bisogno di ulteriori conferme, che la maschera da boy-scout di cui provano a dotarsi i topi di fogna del terzo millennio nasconde la sola natura possibile del fascismo: quella di chi è guardia del corpo del Capitale e gorilla dei privilegiati, e che non trova di meglio per far contenti i suoi padroncini che attaccare realtà politiche e sociali autonome e organizzate dal basso. Ieri erano le Camere del Lavoro e le sedi dei giornali di sinistra, oggi possono essere le ciclofficine popolari, i centri sociali, le occupazioni.

Il 25 aprile è vicino… rispediamoli nella topaia della storia.

Grave aggressione alla Ciclofficina Viviani

Ieri, giovedì, 9 aprile, la “Ciclofficina popolare Raffaele Viviani” ha subìto una violenta aggressione durante il consueto orario di apertura al pubblico.

L’accaduto ci preoccupa non poco vista l’entità dell’attacco di chiaro stampo fascista.
L’avvenimento ci lascia ancor più stupiti vista la nostra natura apartitica come da statuto.
Un gruppo di persone munito di mazze, cinture e catene senza nessuna motivazione plausibile ha aggredito i giovani volontari mentre svolgevano le attività inerenti il laboratorio.

L’associazione di promozione sociale “Gli amici della Filangieri” da anni opera sul territorio stabiese attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione di tematiche quali l’ambiente, l’integrazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.

Smentiamo le notizie emerse a caldo su alcune testate locali che affermano ci sia stata una rissa tra diverse componenti politiche e invitiamo gli organi di stampa a rettificare gli articoli che contengono informazioni non veritiere, alla luce di questo comunicato.

Ci teniamo a precisare che si tratta di un’aggressione a senso unico, a testimoniare ciò la non reazione dei volontari presenti che non hanno risposto ai violenti e ingiustificati attacchi di questi individui.
Il rammarico maggiore resta che uno dei ragazzi ha riportato una ferita al volto (12 punti di sutura).

Speriamo che l’episodio non sia affrontato con leggerezza da parte delle forze competenti per evitare che in futuro possano avvenire nuovamente fatti del genere a noi come ad altri.

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CazzoPound Mini

Antifa Vesuvio – A Castellamare topi escono dalle fogne, occorre derattizzare

Alla mannaia repressiva dello Stato degli ultimi giorni che ha visto coinvolti sette compagni cremonesi e tre baresi (per essersi opposti alle merde reazionarie) è seguita, questa volta sui nostri territori, la pratica più infame e meschina che la feccia fascista possa compiere. Un gruppo armato di bastoni e catene ha fatto irruzione all’interno della ciclofficina Viviani di Castellammare di Stabia facendo mattanza di chi e di cosa si trovasse all’interno della sede. Continue reading

[Castellammare di Stabia] Bandiere nere e terrorismo giornalistico. Su un trafiletto de “L’Ora Vesuviana”

Questo articolo è comparso su L’Ora Vesuviana, “la voce libera sotto il Vesuvio”. A dir poco illuminante. Apprendiamo che il drappo nero, bandiera dei Fratelli Musulmani, è comparso a Castellammare di Stabia. Ora, a parte il fatto che la bandiera dei Fratelli Musulmani è verde, mentre a essere nera è quella dell’ISIS (ma l’autore, Paolo Perrotta, fa un po’ di voluta confusione), è molto interessante apprendere che la bandiera nera è da legare soltanto al fondamentalismo islamico. Movimento anarchico e pirateria non hanno niente a che fare con la bandiera nera? Ma senza pretendere che nel corteo dei lavoratori vi fossero anarchici o novelli pirati, l’idea che si sia utilizzata la prima pezza sotto mano per fare uno striscione non è balenata nella mente cospirazionista del signor Perrotta? L’ISIS è arrivato nientepopodimeno che a Castellammare di Stabia?
Di fronte a tanta pochezza intellettuale, la considerazione è sempre la stessa: i veri terroristi ce li abbiamo in casa, e non hanno bandiere dell’ISIS ma penna e taccuino.
E adesso godetevi questo capolavoro di pressappochismo. Torneremo poi a parlare, con più attenzione, delle vertenze in corso a Castellammare.

C’è poco da ridere, o forse no. Ma che in strada per proteste giustissime, per carità, si inizino a vedere i colori dei “fratelli musulmani”, a me fa ridere poco. Ieri pomeriggio il traffico ha totalmente paralizzato una Castellammare di Stabia, che se da una parte rilancia con il porto turistico e con l’incoming, dall’altro nel silenzio (complice) della politica perde le sue “vecchie glorie”. L’acqua, quella che si vendeva negli stabilimenti: andata. E con essa anche quella sulfurea delle Terme di Stabia, trampolino di lancio e dirittura di arrivo per politici con la “p” minuscola e la schiena storta che non si curavano di quanto costavano quei cda (tutti anche gli ecologisti e i passionari correvano per un posto nel cda delle Terme di Stabia, assieme a quelle di Agnano) e di che fine dovessero fare quei lavoratori. Sì i lavoratori, ieri hanno intasato la Città delle Terme e tra loro è spuntato un manifesto che col Padreterno, con San Catello e coi D’Alessandro (la storica famiglia che da Scansano controllava tutto) non c’entra nulla. E’ comparsa una bandiera nera, simile a quella dell’Isis, sulla quale c’è scritto in giallo ‘Terme di Stabia’. Amen.

[Napoli] 1/4 – Antifascisti rinchiudono CasaPound nel suo covo

Riportiamo da Contropiano.

antifa rosso

Martedi alcuni fascisti di Blocco Studentesco – gruppo neofascista legato a Casa Pound – avevano organizzato un volantinaggio fuori all’istituto Cuoco-Campanella, i ragazzi della scuola li hanno allontanati e per tutta risposta gli esponenti dell Blocco hanno brandito le cinture e aggredito gli studenti.
Ieri, dopo quanto avvenuto davanti alla scuola e a seguito delle molte aggressioni avvenute in zona nelle ultime settimane, molti studenti antifascisti napoletani si sono dati appuntamento per ribadire che i discorsi e le pratiche di fascisti, omofobi e razzisti non hanno spazio nelle loro scuole. Dopo un breve presidio davanti alla scuola, hanno percorso via Foria scandendo slogan e distribuendo volantini. All’altezza dell’Orto Botanico, dalla famigerata ex sezione Berta del MSI (quella da cui partì la spedizione che uccise la compagna Jolanda Palladino negli anni ’70), oggi sede di Casapound, è sbucato un nutrito gruppo di fascisti che ha aggredito i manifestanti, ma la reazione di questi ultimi ha costretto i fascisti a rinchiudersi nella sede (vedi foto).
Cambiano i nomi (MSI, Casa Pound, Blocco, Noi con Salvini, Sovranità etc…) ma le modalità di azione, vigliacche, e le parole d’ordine, infami, restano le stesse. Napoli non vuole i fascisti! Sono passati 70 anni ma il ricordo e il sentimento delle Quattro Giornate della Resistenza a Napoli resta vivo nei cuori, nelle fogne sono stati confinati e nelle fogne resteranno!

[Napoli] 4/2 – Aggressione squadrista a un compagno del Collettivo Antifa VersuS

Diffondiamo (da Antifa ECN) un comunicato del Collettivo Antifascista VersuS su una recente e penosa aggressione squadrista ai danni di un loro compagno.
Con immutato odio per il fascismo e per ogni autoritarismo.

antifa rosso

Oggi a Piscinola un gruppo di fascisti, facenti capo alla formazione di Blocco Studentesco, ha aggredito un ragazzo del quartiere, colpito solo per il fatto di essere un attivista del collettivo antifascista VersuS e un compagno di Mezzocannone Occupato.

Questa è l’ennesima prova della violenza infame che queste organizzazioni – che stanno provando ad avviare un percorso all’area nord di Napoli – sanno mettere in campo. Organizzazioni che godono di un’insopportabile copertura istituzionale sul territorio che non possiamo più tollerare.

Da mesi denunciamo le responsabilità della Municipalità VIII e del presidente Pisani, che hanno dato spazio a queste persone addirittura affidandogli la gestione di una polisportiva. Da mesi denunciamo la responsabilità di un amministratore che, opportunisticamente, difende la famiglia di Ciro Esposito, ragazzo ucciso da mano fascista, e poi, però, sul suo territorio dà agibilità alla destra eversiva. Da mesi diciamo che, sotto i tentativi di riciclarsi di fronte all’opinione pubblica tramite lo strumento associativo, si nascondono i bastardi di sempre. Da mesi diciamo che l’Associazione Fiamma è composta da personaggi già coinvolti nell’operazione Lame, responsabili dell’aggressione armata a degli studenti fuori la facoltà di Lettere e Filosofia, nonché della pianificazione di uno stupro ai danni di una studentessa ebrea di medicina. Continue reading

[Castellammare di Stabia] 13/1 – Proteste e blocchi dei rifugiati di Villa Angelina

Riportiamo da Hurriya.

Le richieste dei richiedenti asilo di Villa Angelina: carta d’identità e tessera sanitaria [fonte: Stabia24]

Stamattina [13 gennaio 2015, ndr], a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, i circa 100 richiedenti asilo presenti da quasi un anno nell’ex albergo Villa Angelina, hanno protestato bloccando il traffico veicolare, come protesta per la mancata assistenza sanitaria.
L’edificio è stato “blindato” da polizia e Digos.

Per comprendere il clima che si respira in zona, ricordiamo che sempre a Castellammare, tre settimane fa, un altro centro, l’Asharam, aveva subito un attacco incendiario di “matrice xenofoba o camorristica”.

Parecchia polizia intorno Villa Angelina [fonte: Stabia24]