[Area vesuviana] 1/5 – Repressione contro compagni dopo corteo No EXPO

Riportiamo dalla pagina Feisbuc del CSOA Asilo Quarantacinque.

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Alla fine della grossa giornata di mobilitazione di ieri a Milano contro l’Expo, le grandi opere e la speculazione sui territori, contro la devastazione ambientale, le politiche di sfruttamento del lavoro, fascismi vecchi e nuovi e contro ogni sgombero delle case e degli spazi occupati, le forze dell’ordine hanno fatto opera di rastrellamento per dare un po’ di fiato alla stampa di regime e per blindare il più grosso monumento alla mafia dei voti, degli appalti e dei poteri pubblici con il via libera e la complicità del governo Renzi.

Al termine del corteo quattro compagni dell’area vesuviana napoletana sono stati fermati mentre erano in procinto di raggiungere i pullman diretti a Napoli e trasportati in caserma dove sono stati trattenuti per ben quattro ore. Una volta rilasciati, ci hanno pensato i carabinieri locali a proseguire l’opera di repressione ai danni dei compagni attivi da anni sui nostri territori, con una bel mandato di perquisa direttamente sopra casa durante le ore notturne.

Non si è trattata dell’unica operazione repressiva, infatti ulteriori perquisizioni domiciliari e trattenimenti in caserma sono avvenuti a carico di altri compagni sempre dell’area vesuviana, da anni impegnati nelle battaglie contro discariche e politiche di devastazione ambientale, e di tre compagni del casertano. Tutti quanti sono stati rastrellati dagli autobus pronti a ripartire verso Napoli.

Tutti liberi comunque al momento.

Chiaramente le operazioni militari repressive non arresteranno la forza e la rabbia dei movimenti sociali e di tutte le realtà che hanno scelto di opporsi a questo sistema di sfruttamento riprendendosi le piazze e praticando conflittualità diffusa dal basso.

NO EXPO – LIBER* TUTT*

AREA VESUVIANA

occhi del lupo

Nasce il blog di Vesuvio Antifa – Sabotaggio e Anti-Fascismo: lotta perpetua alle nocività, cap. I

Nel segnalare la nascita di una nuova piattaforma virtuale che possa raccogliere contributi e spunti provenienti dall’antifascismo vesuviano, Blog Vesuvio Antifa, riportiamo anche una riflessione, curata dall’indomito Muzio Scevola e pubblicata dai/dalle compas, sui rapporti tra antifascismo e lotta alle nocività; che è, come dire, lotta a a tutte le autorità.

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(Agitare senza cautela)

… Anzitutto una bomboletta,

o un pennarello o un adesivo,

piscio di gatto o strappo aggressivo: usateli contro le scritte che inneggiano al fascismo. Alla stessa maniera fate contro gli spot pubblicitari: infastidirete e saboterete con facilità.

Diffondete la pratica ad ogni ora del giorno e della notte. L’antifascismo, come la sfida alle multinazionali, non può essere una lotta di pochi, ma un conflitto diffuso. Praticatelo con gioia.

Gli antifa non sono super eroi mascherati che vi salveranno dalle grinfie del potere. Sono i vostri compagni di banco, il vecchietto sotto casa, mia mamma che cucina le pappardelle.

Gli antifa siete voi. Continue reading

[Area vesuviana] 20/12 – Ama la terra, odia il fascismo!

antifa rossoRiportiamo dal blog dell’Asilo 45 questo comunicato; altre foto nel link segnalato. Ci uniamo ovviamente allo slogan affisso dai compagni e dalle compagne: AMA LA TERRA, ODIA IL FASCISMO!

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Uno slogan semplice, che resta impresso nello sguardo di chi vi si accosta di sfuggita, passeggiando sul nostro territorio. L’area vesuviana, afflitta dai soliti cronici problemi legati alla devastazione ambientale e sociale, disoccupazione, precarietà della vita, proprio non ci sta ad assistere al riaffacciarsi dei soliti loschi figuri che, pur cambiando abiti, emanano sempre lo stesso fetore nauseabondo, ed oggi si è svegliata più pulita.
I manifesti che hanno colorato e riempito di significati i muri di Torre del Greco, Ercolano, Torre Annunziata, Castellammare, Pompei, Boscotrecase, Boscoreale e Scafati, non sono una semplice risposta mediatica contro movimenti come Forza Nuova e Casapound, già ampiamente bocciati e sepolti dalla storia, bensì un modo per ribadire con forza che sulla nostra TERRA noi saremo sempre in presidio a lottare con i corpi e con le idee contro chiunque giochi sulla pelle dei nostri fratelli migranti, dei “diversi”, contro chi vuole che le donne siano sempre relegate ad essere inferiori e succubi dell’uomo, contro chi è per l’esaltazione della nazione e delle gerarchie, contro chi è responsabile dell’inquinamento/distruzione dei nostri territori, contro chi reprime le lotte dei compagni (magistrati e guardie servi dello stato) colpevoli solo di voler difendere la propria esistenza in questo sistema di sfruttamento neoliberista e capitalista che prova a distruggere giorno dopo giorno, manovra dopo manovra il nostro futuro, in sintesi contro tutti i fascismi.

Collettivo Area Vesuviana – Reddito per tutti/e TdG – Skema Libero

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[Boscotrecase] 29/12 – Bonifichiamo l’ex stazione della Circumvesuviana

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Riportiamo dal blog del C.S.O.A. Asilo 45 e invitiamo a partecipare all’iniziativa del 29 dicembre.

Domenica 29 dicembre, ore 17:00

@ Piazza Matteotti – Boscotrecase (NA)

Assemblea pubblica: Bonifichiamo l’ex stazione della circumvesuviana

BONIFICHIAMO L’EX STAZIONE DELLA CIRCUMVESUVIANA

La grande manifestazione “Fiume in Piena” del 16nov tenutasi a Napoli ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone che comunemente avvertivano la necessità di una mobilitazione utile ad un cambio di rotta rispetto alle attuali politiche ambientali campane e nazionali – basate sullo sfruttamento e l’inquinamento dei territori – atte a favorire esclusivamente l’arricchimento della classe politica, di imprenditori senza scrupoli e camorristi a discapito delle popolazioni. Noi abitanti dell’area vesuviana, che per anni abbiamo lottato contro lo scempio compiuto sulla nostra terra, ci siamo immersi in questo fiume ritenendo che il problema non è da confinarsi alla sola Terra dei Fuochi ma all’intera Campania. La rivendicazione principale era, ed è, la bonifica del territorio intesa non come il semplice spostamento di rifiuti da un luogo all’altro, nè come militarizzazione dei territori (di cui subiamo ancora le conseguenze, decine di vesuviani a processo per difendere la propria vita) come previsto dall’ultimo decreto legge varato dal governo in merito alla terra dei fuochi, ma come bonifica dell’esistenza dall’avvelenamento generalizzato a cui ci hanno costretto da decenni. Continue reading

[Portici] 16/12 – Fuori i politici dalle Facoltà!

Portici_Unina_1213Il 16 dicembre si è tenuto un convegno organizzato dall’Università di Napoli Federico II dedicato alla proposta di legge che istituisce il Sistema Nazionale di qualità sanitaria e ambientale dei fondi ad uso agricolo e zootecnico (qui per maggiori informazioni a riguardo). Al convegno hanno partecipato anche esponenti del governo Letta, tra i quali il ministro dell’Agricoltura Di Girolamo e il sottosegretario De Camillis.

La politica ha sempre sostenuto lo sfruttamento coatto e la distruzione, legale o camorristica, dei territori agricoli campani, e l’area vesuviana non fa eccezione. I comitati di lotta che operano in questi territori conoscono molto bene le situazioni in cui versano aree come quella dell’ercolanese o dell’entroterra boschese. Lo Stato italiano, incapace di risolvere la cosiddetta “questione meridionale”, ha preferito sovrasfruttare le possibilità del suolo campano senza essersi mai posto il problema della sua valorizzazione.

I principali responsabili della rovina scientifica di questi territori tentano sempre più spesso di ammantarsi di una nuova aura responsabile indicendo convegni destinati a rimanere lettera morta o, peggio, a diventare l’avallo scientifico delle nuove politiche agricole e produttive, che nel tempo abbiamo imparato a riconoscere come sempre più insulse e mortifere per chi lavora la terra.

Non sarà inutile, poi, ricordare chi è che viene a disquisire su agricoltura e qualità della produzione in un’università pubblica come la Federico II. Non sarà inutile ricordare che il ministro Di Girolamo è stata una parlamentare di spicco del Popolo della Libertà, lo stesso partito di Maria Stella Gelmini, nome legato ad una celebre riforma che ha dato un notevole contributo alla dismissione della scuola e dell’università pubblica e all’aumento di finanziamenti alle scuole private.

Contro questo bieco teatrino si sono mossi alcuni compagni e compagne, che hanno chiarito la posizione dell’area vesuviana verso sfruttatori, politicanti e cortigiani dello Stato italiano. È giusto che chi sfrutta non dimentichi mai che c’è ancora chi oppone resistenza.

Di seguito alcune righe scritte dai compagni e dalle compagne a commento della contestazione:

Quello di oggi è solo l’ultimo appuntamento di una farsa che da decenni vede politici come Romano e De Girolamo, impegnati a cavalcare, puramente a fini speculativi, il disastro che si perpetua da tempo sui nostri territori.
Il copione è ormai noto: si circondano di tecnici compiacenti che avallano, ed agli occhi dell’opinione pubblica avvalorano, le loro politiche di drenaggio economico spacciandole per progetti e leggi rivolti alla risoluzione del problema, ma sono solo operazioni di facciata!

Questi signori e le loro politiche, esattamente come la camorra e l’imprenditoria, sono la causa del disastro che vede intere popolazioni ed i loro territori, avvelenati spesso irrimediabilmente.

Fuori dall’università e dalle città!Area vesuviana