[Napoli] 28/5 – Presentazione delle pubblicazioni del Circolo anarchico vesuviano al TPA

28-5-15_tpanarchy

Giovedì 28 maggio 2015, dalle ore 18:00

al TerzoPianoAutogestito di Architettura – via Monteoliveto 3, Napoli

Presentazione della pubblicazioni curate dal Circolo anarchico vesuviano

  • Vesuvio Libertario

  • Niente da dire tutto da fare

  • Il mare che muore

  • Resinanarchica

  • NESTOR – Storia illustrata di Nestor Machno

  • a seguire aperitivo benefit e musica

[Ercolano] 21/5 – Proiezione di “ALF: Behind the Mask” al Circolo anarchico vesuviano

ALF_CINEFORUM

Visioni per rompere con l’esistente

CINEFORUM ANTISPECISTA

-prima proiezione: A.L.F. – Behind the Mask

La liberazione animale nella storia, nella teoria e pratica della sigla che fa tremare aguzzini e sfruttatori di tutto il mondo

Giovedì 21 maggio 2015, ore 20:00 – a seguire cena

al Circolo Anarchico Vesuviano – Via Fontana 3, Ercolano (NA)

[Napoli] 18/5 – Sassi contro la residenza di Stefano Caldoro

18/5/2015. La tranquillità di via Manzoni è stata rotta da qualche sasso lanciato contro la residenza di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania e attualmente ricandidato alla stessa poltrona. Unanime, ovviamente, lo sdegno dei politici.
Tra le molte cose fatte dalla sua giunta in questi anni, ricordiamo che Caldoro è stato uno dei principali artefici dello smantellamento della sanità pubblica in Campania, nonché l’uomo dietro Severino Nappi, il criminalizzatore dei disoccupati organizzati.

[Castellammare di Stabia] 12/5 – Lavoratori delle terme in agitazione

A Castellammare di Stabia c’è aria di mobilitazione. Lo scorso lunedì i lavoratori delle Antiche Terme della città hanno occupato la presidenza del Consiglio Comunale, oggi in circa 30, lo stabilimento termale.

Si parla di una vertenza di circa 200 lavoratori in cassa integrazione e senza alcuna prospettiva per il proprio futuro lavorativo. Un anno e mezzo fa, quando questa vicenda comincia, si era prospettata, all’orizzonte, la mancata ricapitalizzazione della partecipata, il fallimento – poi annunciato a marzo –  e l’unica via paventata della svendita a privati, operazione che peraltro non avrebbe garantito in alcun modo il reintegro dei dipendenti lasciati a casa.
Da allora poco si è mosso ed è proprio per questo che i lavoratori, sempre più stanchi di false promesse da parte delle istituzioni e della mancanza di lavoro, sono nuovamente in mobilitazione. L’obiettivo è quello di rimettere tutto in gioco, provando a ottenere nuovi investimenti pubblici per la riattivazione dello stabilimento e scongiurare così il rischio della cessione a privati e del definitivo licenziamento.

[fonte: sito dei Clash City Workers]