[Portici] 14/6 – Mattinata di volantinaggio antifascista

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Mattinata di propaganda antifascista, quella del 14 giugno a Portici. La città dell’area vesuviana ha visto diverse realtà dell’antifascismo locale radunarsi per diffondere volantini e slogan contro Casapound e altre sigle di estrema destra che da diverso tempo cercano di radicarsi nei nostri territori.

Il volantinaggio itinerante è servito a spiegare la necessità di bloccare l’emergere dei nuovi gruppi fascisti, che sfruttano il momento di crisi economica per proporre le loro ricette a base di razzismo e sfruttamento coatto (il tutto condito con olio di ricino, ovviamente). La popolazione ha risposto bene all’iniziativa, facendo emergere però altre questioni riguardanti il come affrontare la crisi e la situazione merdosa in cui in tanti e tante si ritrovano.

Notevole anche il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, che ancor prima dell’inizio del volantinaggio si sono manifestate cercando di prendere le generalità dei presenti. Non abbiamo nomi da avanzare: l’antifascismo, checché ne dicano gli aficionados della burocrazia repressiva, è un affare di tutti.

Di seguito riportiamo il volantino preparato dal CSOA Sementificio Liberato e dagli antifascisti vesuviani. Clicca sull’immagine per leggere il contenuto del volantino.

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Questo è invece il volantino (fronte + retro) preparato dai compagni e dalle compagne dell’area vesuviana libertaria. Clicca sulle immagini per vederle a grandezza utile.

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[Portici-Ercolano] 25 aprile: ama la terra, odia il fascismo!

Apprendiamo da mail anonima che nella notte tra 24 e 25 aprile alcun@ antifascist@ hanno provveduto a ripulire un po’ le zone di Portici ed Ercolano dai manifesti neofascisti. Il 25 aprile si celebra così: con l’attività antifascista sul territorio e la solidarietà rivoluzionaria con chi porta avanti discorsi di lotta nelle varie zone del mondo. Forse anche per questo, oltre all’ormai classico manifesto degli Antifascisti vesuviani, sono stati attacchinati dazebao inneggianti alla lotta No TAV e a Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia, quattro compagni prigionieri dello Stato, colpevoli di amare la libertà. Di seguito, giusto un paio di foto.

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[Portici] 16/12 – Fuori i politici dalle Facoltà!

Portici_Unina_1213Il 16 dicembre si è tenuto un convegno organizzato dall’Università di Napoli Federico II dedicato alla proposta di legge che istituisce il Sistema Nazionale di qualità sanitaria e ambientale dei fondi ad uso agricolo e zootecnico (qui per maggiori informazioni a riguardo). Al convegno hanno partecipato anche esponenti del governo Letta, tra i quali il ministro dell’Agricoltura Di Girolamo e il sottosegretario De Camillis.

La politica ha sempre sostenuto lo sfruttamento coatto e la distruzione, legale o camorristica, dei territori agricoli campani, e l’area vesuviana non fa eccezione. I comitati di lotta che operano in questi territori conoscono molto bene le situazioni in cui versano aree come quella dell’ercolanese o dell’entroterra boschese. Lo Stato italiano, incapace di risolvere la cosiddetta “questione meridionale”, ha preferito sovrasfruttare le possibilità del suolo campano senza essersi mai posto il problema della sua valorizzazione.

I principali responsabili della rovina scientifica di questi territori tentano sempre più spesso di ammantarsi di una nuova aura responsabile indicendo convegni destinati a rimanere lettera morta o, peggio, a diventare l’avallo scientifico delle nuove politiche agricole e produttive, che nel tempo abbiamo imparato a riconoscere come sempre più insulse e mortifere per chi lavora la terra.

Non sarà inutile, poi, ricordare chi è che viene a disquisire su agricoltura e qualità della produzione in un’università pubblica come la Federico II. Non sarà inutile ricordare che il ministro Di Girolamo è stata una parlamentare di spicco del Popolo della Libertà, lo stesso partito di Maria Stella Gelmini, nome legato ad una celebre riforma che ha dato un notevole contributo alla dismissione della scuola e dell’università pubblica e all’aumento di finanziamenti alle scuole private.

Contro questo bieco teatrino si sono mossi alcuni compagni e compagne, che hanno chiarito la posizione dell’area vesuviana verso sfruttatori, politicanti e cortigiani dello Stato italiano. È giusto che chi sfrutta non dimentichi mai che c’è ancora chi oppone resistenza.

Di seguito alcune righe scritte dai compagni e dalle compagne a commento della contestazione:

Quello di oggi è solo l’ultimo appuntamento di una farsa che da decenni vede politici come Romano e De Girolamo, impegnati a cavalcare, puramente a fini speculativi, il disastro che si perpetua da tempo sui nostri territori.
Il copione è ormai noto: si circondano di tecnici compiacenti che avallano, ed agli occhi dell’opinione pubblica avvalorano, le loro politiche di drenaggio economico spacciandole per progetti e leggi rivolti alla risoluzione del problema, ma sono solo operazioni di facciata!

Questi signori e le loro politiche, esattamente come la camorra e l’imprenditoria, sono la causa del disastro che vede intere popolazioni ed i loro territori, avvelenati spesso irrimediabilmente.

Fuori dall’università e dalle città!Area vesuviana

[Portici – S. Giorgio a Cremano] Ordinario antifascismo

Tra una mascherata coperta da un cordone di guardie e l’altra, i tartarughini di Casapound trovano il tempo anche di fare scritte sui muri delle nostre città. Anonimi pennelli provvedono puntualmente a coprirle o detournarle. Sarà pure il “minimo sindacale” dell’azione antifascista, ma al giorno d’oggi atti simili sono necessari come il pane.
Non abbiamo idea di chi siano questi graffitari antifascisti, ma se ci stanno leggendo: sempre avanti, compas. Vi proponiamo di seguito due cartoline dalle nostre zone.

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[Portici] 5/11 – Occupati 4 istituti superiori

A Portici sono stati occupati quattro istituti superiori: il liceo classico “Q. O. Flacco”, l’Istituto tecnico professionale “Francesco Nitti’, l’istituto per l’industria e l’artigianato “Enriques” e il liceo scientifico “Filippo Silvestri”.

Le motivazioni alla base delle occupazioni riguardano la riforma Profumo, la riforma scolastica del governo Monti che ha già portato le scuole dell’hinterland napoletano e gli studenti universitari in piazza. Nella stessa Portici si è tenuto pochi giorni fa un partecipatissimo corteo studentesco.

Vicini alla lotta degli studenti e delle studentesse dell’area vesuviana, per ora possiamo solo dire: OCCUPIAMO TUTTO!