[S. Giorgio a Cremano] 4/11 – Allagato il liceo Carlo Urbani

4/11/2014. Gli studenti del Liceo Scientifico Statale “Carlo Urbani” di San Giorgio a Cremano hanno trovato una sorpresa al loro arrivo ai cancelli dell’istituto: un allagamento, che ha impedito l’entrata. Pare che l’ingresso sia stato spostato alle 11:00 del mattino.

[Torre del Greco] 12/12 – Reddito Per Tutti TDG: Adesso ve ne diciamo quattro

Riportiamo il documento critico elaborato e diffuso dai/dalle compagn@ di Reddito per Tutti Torre del Greco sui fatti del 12 dicembre in città. Qui per altre informazioni.

Ecco il testo del documento che abbiamo consegnato stamani durante il corteo indetto a Torre del Greco dal comitato Pro Maresca, obbligazionisti Deiulemar, studenti e marittimi. Un testo fortemente critico verso certi tipi di giornate che tendono ad abbassare un livello di conflitto già di per sè scarso in città, generalizzando troppo le ragioni della crisi e le ripercussioni che sta avendo sul nostro territorio per vertenze che, ahinoi, ancora una volta sono sventolate dai soliti politici locali che, invece di essere presi a ortaggi in faccia, continuano a tentare di cavalcare movimenti che dovrebbero essere popolari.

Adesso ve ne diciamo quattro
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” G. Orwell

In questa giornata di mobilitazione cittadina intendiamo portare una voce fuori dal coro, non perché distanti dai problemi che affliggono il territorio e che dovrebbero essere rappresentati in questa piazza, ma perché convinti della necessità di risalire alle cause che li hanno scatenati e provare a sollevare le contraddizioni che tengono relegate nella miseria i ceti più popolari, privi di forme di reddito di sussistenza e scippate dei più elementari servizi primari, sanità e trasporti su tutti. Il tutto, in un mercato del lavoro colpito ed affondato dalle ricette neolib, con disoccupazione strutturale e ‘madame precarietà’ che tiene per le palle la maggior parte della popolazione attiva. Contraddizioni che non possono prescindere dalla presa d’atto, innanzitutto, del fallimento delle strategie partitiche e sindacali, i cui protagonisti, negli ultimi decenni, hanno mostrato da un lato sagace attenzione a come ingrossare sacche di clientelismo e quindi a perpetuarsi al potere, dall’altro una costante abilità nel fingersi solidali o attenti di fronte ai grossi drammi sociali ed economici che attraversano l’intero stivale, salvo poi scoprirsi mandanti, complici o fiancheggiatori di poteri forti i cui unici interessi restano legati al guadagno di pochissime persone. L’allarme sanitario ed economico che si respira a Torre del Greco non è poi tanto diverso, nell’analisi che ne indica le cause e ne traccia gli effetti, dallo scempio ambientale e dallo spreco di danaro pubblico per l’Alta Velocità in Val Susa; dalla ristrutturazione del modello produttivo italiano a suon di licenziamenti, delocalizzazioni e cassa integrazione, come nel caso di Pomigliano; o dalle svariate vertenze occupazionali che solo in Campania hanno visto accrescere in maniera esponenziale il numero di lavoratori disoccupati. Così la giornata di oggi, per quanto importante possa essere in una città disabituata a scendere in piazza per i propri diritti, rischia di rivelarsi l’ennesimo festival dello sbandieramento selvaggio e senza prospettive. Continue reading

[Napoli] Sul 12 e sul 14 novembre. Una settimana rossa

Quella appena trascorsa nella nostra città viene già ricordata come la settimana determinante per la messa a fuoco della critica del governo Monti. Un anno dopo la nascita di questo governo, l’unico bilancio che vale la pena registrare è l’aumento della rabbia sociale che, finalmente, comincia ad incanalarsi in lotte concrete e radicali, che devono sì fare fronte ad una repressione serratissima, ma che non di meno sono l’unica reale risposta ai diktat del capitalismo europeo.

Pensiamo sia importante evidenziare la grande determinazione che ha caratterizzato questa settimana a Napoli, dato particolarmente significativo di fronte ad un contesto politico-sociale che diventa sempre più duro e aggressivo nei confronti dei movimenti e dei soggetti sociali che operano sul territorio campano. Continue reading

[Portici] 5/11 – Occupati 4 istituti superiori

A Portici sono stati occupati quattro istituti superiori: il liceo classico “Q. O. Flacco”, l’Istituto tecnico professionale “Francesco Nitti’, l’istituto per l’industria e l’artigianato “Enriques” e il liceo scientifico “Filippo Silvestri”.

Le motivazioni alla base delle occupazioni riguardano la riforma Profumo, la riforma scolastica del governo Monti che ha già portato le scuole dell’hinterland napoletano e gli studenti universitari in piazza. Nella stessa Portici si è tenuto pochi giorni fa un partecipatissimo corteo studentesco.

Vicini alla lotta degli studenti e delle studentesse dell’area vesuviana, per ora possiamo solo dire: OCCUPIAMO TUTTO!

[Portici] 25/10 – Report del corteo studentesco

Riceviamo e pubblichiamo dal compagno E.

Nello sconfortante pallore della maggior parte dei fronti di lotta presenti oggi in Italia, il movimento studentesco sembra essere l’unico a crederci davvero e ad avere ancora la forza di scendere con convinzione e numeri più che favorevoli in piazza. Mentre quindi, eccezion fatta per le insolite condizioni climatiche, l’autunno caldo fatica a farsi vedere, sono gli studenti a gettare una prima fiammata di protesta per le strade. A Napoli ieri, a Portici oggi. Le scuole Porticesi hanno infatti indetto una manifestazione autorganizzata e riempito piazza san Pasquale, per poi partire in corteo per l’intera città. Gli studenti della cittadina Vesuviana non sono nuovi a queste forme di protesta, soprattutto nella fase autunnale, ma fino ad oggi si era assistito a cortei e occupazioni come conseguenza di una paralisi dell’intero Paese.

Questa volta dalle scuole di Portici è partita invece una voce disperata e quasi isolata. Una sveglia per i movimenti napoletani, ancora non entrati “nel pieno delle loro funzioni”. Ma ancora di più un avvertimento ai governanti di turno (dal centro-sinistra al centro-destra, ai cosiddetti “tecnici”): gli studenti non pagheranno la crisi prodotta dal capitalismo, non accetteranno quindi tagli all’istruzione, privatizzazioni di beni pubblici, né tantomeno di continuare a veder sperperare soldi mentre le scuole cadono a pezzi. E’ importante sottolineare un paio di cose che rendono la giornata del 25 Ottobre (che è casualmente anche l’anniversario di un ben più importante evento) importante per le realtà politiche Porticesi.

In primo luogo l’alta partecipazione (si parla di circa 1500 persone) e il coinvolgimento della gran parte delle scuole non solo di Portici, ma di quasi tutta la zona est di Napoli. Ma soprattutto ciò che sembra dare un gran valore alla giornata di oggi è la totale autonomia e sapiente autorganizzazione con cui gli studenti hanno preparato il tutto. Significativa è stata l’assenza di bandiere di partito (o comunque la loro immediata rimozione per volontà stessa degli studenti). Questo non ha impedito però, anzi, di incentrare la protesta, addossando le colpe su chi di dovere: sui padroni, i governanti e il sistema economico sfruttatore che si cela dietro questi.

Prossime date:

Venerdì 26 Ottobre, Napoli, Piazza Carlo III, corteo antifascista – ore 09:00

Sabato 27 Ottobre, Roma, NO MONTI DAY – ore 12:30

RIPRENDIAMOCI LE STRADE!

E.