31 marzo – Verso la Giornata internazionale di mobilitazione

Movimento M31Sta circolando in questi giorni un appello promosso da diverse sigle di conflitto, tra le quali la Autonome Antifa di Vienna e la FAU tedesca, per una giornata di mobilitazione internazionale. Abbiamo provato a tradurre il comunicato principale  dell’M31, che potete leggere insieme ad altro materiale sul sito ufficiale dell’iniziativa.

Appello delle organizzazioni di sinistra e dei sindacati di base libertari per una giornata internazionale di mobilitazione

Durante un incontro internazionale tenutosi nel Dicembre 2011 a Francoforte sul Main, alcune organizzazioni di sinistra e sindacati di base provenienti da Grecia, Spagna, Polonia, Austria e Germania hanno deciso di lanciare un segnale contro le riforme capitaliste promosse nell’attuale periodo di crisi.

Il 31 marzo sarà una Giornata europea di azione contro il capitalismo, indicata come M31, con manifestazioni in contemporanea nei diversi stati. Possono aderire gruppi provenienti da altre località, visto che la rete è ancora in fase di costruzione. Le proteste saranno dirette contro le imposizioni neoliberiste e antidemocratiche dell’Unione Europea (UE), della Banca Centrale Europea (BCE) e del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Le organizzazioni anticapitaliste coinvolte vogliono lanciare un chiaro segnale contro le nuove misure di austerity, richieste soprattutto dalla Germania, che gravano sulle spalle di lavoratori, disoccupati, studenti e immigrati. Continue reading

Verso il 15 ottobre – Prendetevi la strada!

Toma la Calle 15/10/11

Il 15 Ottobre, Roma e tutto il mondo saranno invasi da innumerevoli realtà, tutte accomunate dal disprezzo per un sistema che sfrutta lavoratori, studenti e disoccupati. Realtà che non possono accettare le misure di austerity che i governi mondiali vogliono fargli pagare. Realtà che faranno tremare questo potere!

FACCIAMO SENTIRE AI PADRONI IL FIATO SUL COLLO, ASSEDIAMO I LORO PALAZZI E RICONQUISTIAMO I NOSTRI DIRITTI!

Sabato 15 Ottobre non sarà solo l’Italia, ma tutto il mondo a spiegare ai padroni che non saremo noi a pagare la loro crisi!

Sabato sarà un giorno fondamentale di lotta internazionale. UNIAMO LE LOTTE!!!

Parti con noi sabato, ore 9:00, piazza Garibaldi (Napoli).

Biglietti a 5 euro (con il CAU).

SCENDIAMO PER LE STRADE E LOTTIAMO!

 

La Strada  (a la calle)

Fermiamoli! Volantino #1

Studentesse, studenti!

La situazione in Italia, come nel resto del mondo, è giunta ad un punto di non ritorno. Le classi egemoni, i padroni, le banche mondiali, i governi reazionari e autoritari si sono resi responsabili di questa crisi, ma come sempre non intendono pagarne le spese. Il peso economico del loro sistema si abbatterà infatti  sulla classe operaia, sui dipendenti statali, sui pensionati e su noi studenti, ormai destinati ad un futuro di precariato e disoccupazione.

FERMIAMOLI!

Le lotte che hanno coinvolto già molti paesi europei e mondiali stanno toccando anche il nostro paese . E’ questo il momento di scendere in piazza e ribellarsi con ogni mezzo a questo sistema che specula e sfrutta chi lavora. Blocchiamo le strade, fermiamo l’Italia intera e rispediamo a casa questo governo e chiunque altro accetti il sistema capitalista, che privilegia la casta dei padroni ed i suoi interessi.

E’ IL MOMENTO DI RIBELLARSI!

La repressione delle forze dell’ordine non riuscirà a fermare le nostre idee. Il loro manganello non batterà la nostra organizzazione. Carabinieri e Polizia sono solo il braccio armato, fedele servo di un potere in putrefazione. I recenti arresti a Napoli, a Roma, e in Val di Susa sono solo l’inizio di una spietata repressione di stampo fascista. Ma non sarà di certo questo a farci arretrare!

Siamo proprio noi studenti ora che, uniti alla classe lavoratrice, dobbiamo rappresentare uniti il cambiamento dello stato di cose, con una massiccia partecipazione alla vita ed alla lotta politica e sociale.

   UNIAMO LE LOTTE E SOVVERTIAMO IL SISTEMA!

Studenti Anticapitalisti Zona Est Napoli.

Comunisti di Ponticelli – Facebook: Comunisti Di Ponticelli

Collettivo La Strada – Facebook: Collettivo La Strada

6 settembre: repressione fascista a Napoli

Con l’avvicinarsi dell’autunno ricomincia la lotta: sacrosanta, e forse anche un po’ ritardataria, considerando lo stato di agitazione che ha toccato Inghilterra, Grecia, Spagna, tocca tuttora il Cile e, seppur con le debite differenze, i paesi Nordafricani. A rinvigorire le ragioni di questa opposizione, che si preannuncia dura e (speriamo sia così) determinante, c’è soprattutto la manovra finanziaria preparata dal governo che come sempre “affida” la soluzione della crisi non a chi l’ha causata – banchieri e padroni – ma a chi lavora e soffre giorno per giorno, a chi fatica ad arrivare alla fine del mese e a chi già vede prospettarsi una vita di precariato e disoccupazione.

Per questo motivo riprende la lotta, e per questo motivo il 6 Settembre si è configurato come un primo giorno di lotta, con lo sciopero generale della CGIL ma anche dei sindacati di base (USB, Unicobas, OrSA, SlaiCobas, USI, SLL) e degli studenti. Ed è stato il primo giorno, questo, anche per le Forze dell’ordine che, serve fedeli dello sBanca d'Italia 6 settembretesso potere che le sfrutta, ha caricato a Napoli studenti, precari e disoccupati che protestavano nei pressi della Banca d’Italia. La repressione fascista, perché di questo si tratta  non si è limitata però solo a caricare; alcuni agenti della DIGOS, infatti, hanno prima fermato e poi portato al carcere di Poggioreale un compagno di ventidue anni incensurato. La notizia giunta alle redazioni di tv e giornali è vergognosa e manipolata con maestria. Secondo quanto riportano tutti i quotidiani, infatti, undici agenti delle Forze dell’ordine sarebbero stati costretti a recarsi all’ospedale a causa delle esplosioni di alcuni petardi lanciati dai manifestanti. Dal momento che il numero di agenti presenti in quel momento davanti la banca non superava la ventina, sorge spontaneo notare come sia stato difficile caricare in nove contro un corteo di mille persone e più… Evidente la manipolazione di queste notizie da parte della questura di Napoli e la provocazione forte che si cela dietro tale gesto.

Ci chiediamo infine se è più grave il comportamento di un popolo che, al limite delle proprie capacità di sopportazione, attacca una Banca, il simbolo di questa crisi, con uova e qualche botto, o quello di un governo che tassa i poveri e i lavoratori, mantenendo i privilegi di una casta padronale arricchitasi all’inverosimile solo grazie allo sfruttamento.

E’ evidente che lo stato fascista che ci governa  ha voluto sin dall’inizio far capire le sue intenzioni per questa stagione. Ma noi studenti, operai, disoccupati, cassaintegrati, precari e tutte le vittime vere di questa crisi abbiamo le idee chiare rispetto al modo di comportarci del futuro prossimo: la lotta sarà sempre più dura perché questo non è più il momento di stare calmi.

Riprendiamoci i nostri diritti come possiamo, riappropriamoci del nostro presente e conquistiamo il nostro futuro!

Aggiornamento: abbiamo saputo che il compagno Enzo è ora agli arresti domiciliari. Solidarietà a chi lotta.