[Torre del Greco] Nasce la Rete Antirazzista Torrese

Riportiamo con gioia militante, dal blog di Reddito per Tutti Tdg, il documento che sancisce la nascita della Rete Antirazzista Torrese, nuova realtà che lotta contro il neofascismo sul territorio torrese.
Da segnalare l’analisi delle destre neofasciste a livello europeo, la migliore ottica per comprendere come si muove il nemico e per trovare altre realtà antifasciste con cui unirsi e lottare.
I compagni e le compagne della RAT hanno già organizzato un volantinaggio tenutosi sabato 7 dicembre a Torre del Greco.
No nazi in our towns!

antifa rosso

RETE ANTIRAZZISTA TORRESE

La Rete Antirazzista Torrese (RAT ) nasce per contrastare la deriva di gruppi o singoli che fanno della discriminazione razziale, sessuale e politica i pilastri della propria cultura politica sociale e di vita.
Scopo di RAT è sostenere i valori di uguaglianza, parità e fratellanza di tutti gli esseri umani universalmente condivisi e riconosciuti partendo dall’infondatezza degli ideali, delle credenze e dei concetti di fondo che fomentano e alimentano la barbarie razzista

La razza non esiste

Il Razzismo è un concetto che sfugge ad una definizione precisa ed unanimemente accettata. Le teorie razziste usano le differenze genetiche tra i gruppi umani per classificare il genere umano in razze superiori e razze inferiori. Ma tali differenze, anche se assai persistenti, sono solo esteriori perché legate a un lungo processo di adattamento all’ambiente e dipendono soltanto da alcune unità delle decine di migliaia di geni del corredo genetico dell’essere umano. Quindi qualsiasi teoria che sostenga la superiorità o l’inferiorità intrinseca di gruppi razziali o etnici, o che fondi criteri di valore su una differenza razziale non ha alcun fondamento scientifico ed è contraria ai principi morali ed etici dell’umanità. L’esistenza delle razze umane è quindi un’astrazione derivante da una cattiva interpretazione delle piccole differenze fisiche tra persone, erroneamente associate a differenze psicologiche ed interpretate sulla base di pregiudizi secolari. Infatti nelle epoche segnate da gravi crisi, riaffiorano antiche angosce esistenziali che trovano nelle teorie razziste una legittimazione pseudoscientifica per una prassi discriminatoria e per l’odio verso i rivali nella lotta per l’appropriazione di risorse sempre più scarse in questa Terra.

I partiti xenofobi in Europa

Tale situazione diventa oggi più radicale e decisamente tangibile soprattutto in territori come quelli del Sud Italia dove le difficoltà socio-economiche generali si riverberano con ancora più forza. Insieme alla crisi economica internazionale che sembra non avere fine, proliferano di pari passo movimenti e gruppuscoli che individuano nelle categorie sociali più deboli e meno tutelate i responsabili della drammatica situazione in cui si ritrova l’Europa. Continue reading

2013: Cominciamo bene…

Avremmo voluto cominciare il 2013 con qualche notizia più felice, ma d’altro canto anche l’anno scorso i primi post di gennaio furono dedicati agli episodi di repressione. Meglio partire sapendo quali piattini ci stanno preparando, per attrezzarsi convenientemente e preparare la controffensiva.

Come VesuvianAut, intendiamo dare maggiore spazio agli episodi di repressione che si verificano nei nostri territori. Tuttavia, ci sembra doveroso segnalare quanto accaduto l’8 gennaio, ovvero la sentenza contro i 6 compagni coinvolti negli scontri del 15 ottobre, da inquadrare . Ci auguriamo che al freddo report di questi attacchi subiti dai movimenti si accompagni una riflessione collettiva sulle pratiche di repressione e, soprattutto, sul come contrastarle politicamente in maniera efficace. Ampio spazio a queste tematiche è dato ovviamente dai compagni e dalle compagne che da anni animano progetti come Informa-Azione e OLGa, vogliamo comunque segnalare gli interessanti contributi (nati sull’onda delle condanne dell’8 gennaio) di InfoAut e del collettivo comunista Militant.

Spari sulla saracinesca della Nuova Casa del Popolo (Ponticelli)

Spari sulla saracinesca della Nuova Casa del Popolo (Ponticelli)

24 dicembre 2012: a Torre del Greco un compagno attivo nel circuito antirazzista viene ferito con una bottiglia da un membro del Nucleo Dirlewanger. I Dirlewanger, lo ricordiamo, sono estremisti di destra già protagonisti di altre aggressioni a compagni e compagne, come quella gravissima alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’aprile 2011. Sebbene CasaPound abbiano subito “respinto categoricamente tale vicinanza“, pratica dissociatoria a loro non nuova (vi ricordate Gianluca Casseri?), il Nucleo Dirlewanger ha contatti coi tartarughini di Iannone.
4 gennaio: la facciata della Nuova Casa del Popolo di Ponticelli viene crivellata di colpi; uno dei proiettili colpisce una stufetta e per puro caso non colpisce la bombola di gas d’alimentazione, che avrebbe potuto far saltare in aria l’intero edificio. Sono state inoltri sottratte alla NCP le strumentazioni che consentivano la messa in onda di Stalingradio.
5 gennaio: l’Ex Asilo Filangieri di Napoli, occupato dal collettivo di lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale La Balena, viene chiuso dai sigilli dell’autorità giudiziaria. La sera prima l’Asilo era stato “visitato” dalla Munipol.
8 gennaio: il GUP di Roma commina 6 anni di carcere a sei compagni per il blindato dato alle fiamme negli scontri del 15 ottobre 2011. Viene nuovamente applicato, dopo le condanne per i fatti del G8 di Genova, l’Articolo 285 del Codice Penale, ovvero il reato di “devastazione e saccheggio“. Uno dei condannati, Davide, ha annunciato uno sciopero della fame e pubblicato una lettera aperta, che potete leggere a questo indirizzo.

Ricordiamo, come già facemmo nel 2012, all’indomani della schifosa operazione contro i No TAV,  quello che leggemmo in una sera di libertà, su un muro di Corso Umberto a Napoli: i nostri sogni sono più grandi delle vostre gabbie.

[Boscoreale] Apre la Palestra Popolare del C.S.O.A. Asilo 45!

PalestraPopolare Asilo45

Riportiamo dal blog dei compagni e delle compagne del C.S.O.A. Asilo 45 il manifesto che annuncia la realizzazione di una palestra popolare gratuita all’interno della struttura occupata a Piazza Vargas. Di seguito, qualche nostra considerazione sull’importanza e l’utilità di queste iniziative.

A Napoli, lo sport popolare si è espresso e si esprime in progetti come la Palestra “Rubin Carter” del Laboratorio Insurgencia, o le squadre dell’Equipo Popolar, Stella Rossa Napoli e ASD Quartograd. Continue reading

[Torre del Greco] 12/12 – Reddito Per Tutti TDG: Adesso ve ne diciamo quattro

Riportiamo il documento critico elaborato e diffuso dai/dalle compagn@ di Reddito per Tutti Torre del Greco sui fatti del 12 dicembre in città. Qui per altre informazioni.

Ecco il testo del documento che abbiamo consegnato stamani durante il corteo indetto a Torre del Greco dal comitato Pro Maresca, obbligazionisti Deiulemar, studenti e marittimi. Un testo fortemente critico verso certi tipi di giornate che tendono ad abbassare un livello di conflitto già di per sè scarso in città, generalizzando troppo le ragioni della crisi e le ripercussioni che sta avendo sul nostro territorio per vertenze che, ahinoi, ancora una volta sono sventolate dai soliti politici locali che, invece di essere presi a ortaggi in faccia, continuano a tentare di cavalcare movimenti che dovrebbero essere popolari.

Adesso ve ne diciamo quattro
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” G. Orwell

In questa giornata di mobilitazione cittadina intendiamo portare una voce fuori dal coro, non perché distanti dai problemi che affliggono il territorio e che dovrebbero essere rappresentati in questa piazza, ma perché convinti della necessità di risalire alle cause che li hanno scatenati e provare a sollevare le contraddizioni che tengono relegate nella miseria i ceti più popolari, privi di forme di reddito di sussistenza e scippate dei più elementari servizi primari, sanità e trasporti su tutti. Il tutto, in un mercato del lavoro colpito ed affondato dalle ricette neolib, con disoccupazione strutturale e ‘madame precarietà’ che tiene per le palle la maggior parte della popolazione attiva. Contraddizioni che non possono prescindere dalla presa d’atto, innanzitutto, del fallimento delle strategie partitiche e sindacali, i cui protagonisti, negli ultimi decenni, hanno mostrato da un lato sagace attenzione a come ingrossare sacche di clientelismo e quindi a perpetuarsi al potere, dall’altro una costante abilità nel fingersi solidali o attenti di fronte ai grossi drammi sociali ed economici che attraversano l’intero stivale, salvo poi scoprirsi mandanti, complici o fiancheggiatori di poteri forti i cui unici interessi restano legati al guadagno di pochissime persone. L’allarme sanitario ed economico che si respira a Torre del Greco non è poi tanto diverso, nell’analisi che ne indica le cause e ne traccia gli effetti, dallo scempio ambientale e dallo spreco di danaro pubblico per l’Alta Velocità in Val Susa; dalla ristrutturazione del modello produttivo italiano a suon di licenziamenti, delocalizzazioni e cassa integrazione, come nel caso di Pomigliano; o dalle svariate vertenze occupazionali che solo in Campania hanno visto accrescere in maniera esponenziale il numero di lavoratori disoccupati. Così la giornata di oggi, per quanto importante possa essere in una città disabituata a scendere in piazza per i propri diritti, rischia di rivelarsi l’ennesimo festival dello sbandieramento selvaggio e senza prospettive. Continue reading

Circumvesuviana – Riflessioni su un treno soppresso. Sopprimiamoli

Pubblichiamo di seguito qualche considerazione del tutto informale sulla questione della Circumvesuviana, sperando si possa cominciare a discutere in maniera radicale del tema del trasporto pubblico.

Riflessioni su un treno soppresso. Sopprimiamoli

Il TPL (Trasporto Pubblico Locale) campano è allo sfascio, e non certo da ieri. L’EAVBus è miseramente fallita, salvata soltanto da una legge ad hoc che ne posticipa la fine di due mesi. I lavoratori della SEPSA devono far fronte all’inaffidabilità dei mezzi ferroviari e a difficili condizioni di lavoro [1]. La Circumvesuviana, intanto, non parte perché mancano i treni. Continue reading