Circumvesuviana – Riflessioni su un treno soppresso. Sopprimiamoli

Pubblichiamo di seguito qualche considerazione del tutto informale sulla questione della Circumvesuviana, sperando si possa cominciare a discutere in maniera radicale del tema del trasporto pubblico.

Riflessioni su un treno soppresso. Sopprimiamoli

Il TPL (Trasporto Pubblico Locale) campano è allo sfascio, e non certo da ieri. L’EAVBus è miseramente fallita, salvata soltanto da una legge ad hoc che ne posticipa la fine di due mesi. I lavoratori della SEPSA devono far fronte all’inaffidabilità dei mezzi ferroviari e a difficili condizioni di lavoro [1]. La Circumvesuviana, intanto, non parte perché mancano i treni.

Questo quadretto ameno è il frutto di anni di politiche regionali volte a distruggere il servizio di trasporto pubblico, che già di per sé ci sembra abbastanza criticabile [2]. In ogni caso, si sa chi c’è dietro questa situazione: le istituzoni, gli amministratori, i capetti, i delegati e tutti coloro che hanno cordialmente mangiato sui fondi destinati al funzionamento del servizio.

E qui il busillis…

Ma se i lavoratori e le lavoratrici della circumvesuviana la facessero finita, con questa Regione, con questi dirigenti, con questo Stato?
Cosa hanno fatto le istituzioni in tutti questi anni per la Circumvesuviana, oltre ad aumentare i prezzi dei biglietti, a tagliare gli stipendi e a dimezzare le spese per carrozze e quant’altro?
Cosa hanno fatto le amministrazioni per chi protesta, oltre a mandare la polizia in assetto antisommossa all’interno delle stazioni?
Ma se i lavoratori cominciassero ad AUTOGESTIRLO loro, questo servizio di trasporto pubblico?
E’ davvero così necessario questo sistema, che nel migliore dei casi paga poco chi si fa ogni giorno il culo sui treni?

Gli operai dell’Ilva sono stati molto chiari, nei giorni scorsi. “I padroni della fabbrica siamo noi”.
E allora, se è vero che sono i macchinisti a sapere come funziona un treno, non capiamo perché dovrebbero sottostare all’autorità di qualche stronzo in doppiopetto, che magari si sposta in auto blu.

Il lavoro salariato è sfruttamento, sbarazziamocene in tutte le sue forme. La Circumvesuviana la gestisca chi la guida.
La nostra proposta è: TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO E AUTOGESTITO.

Senza alcuna pretesa di convincere, ma con la speranza di dare un contributo alla critica del nostro quotidiano.
A partire dai treni…

VesuvianAut

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[1] USB Trasporti, Altra tappa nello sfascio del TPL campano, da campania.usb.it

[2] Citiamo, a tal proposito, un passo tratto da un opuscolo dedicato al viaggio gratuito sulle linee delle Ferrovie dello Stato, consultabile su Green not Greed: “Ci sono molti motivi per cui dovremmo viaggiare senza pagare un servizio pubblico che, in teoria, dovrebbe avere un costo basso, popolare, permettendo a tutti di spostarsi senza dover spendere un patrimonio (in realtà secondo noi i trasporti dovrebbero essere gratis, perché desideriamo un mondo pacifico e senza denaro)”.

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