[Portici] 5/11 – Occupati 4 istituti superiori

A Portici sono stati occupati quattro istituti superiori: il liceo classico “Q. O. Flacco”, l’Istituto tecnico professionale “Francesco Nitti’, l’istituto per l’industria e l’artigianato “Enriques” e il liceo scientifico “Filippo Silvestri”.

Le motivazioni alla base delle occupazioni riguardano la riforma Profumo, la riforma scolastica del governo Monti che ha già portato le scuole dell’hinterland napoletano e gli studenti universitari in piazza. Nella stessa Portici si è tenuto pochi giorni fa un partecipatissimo corteo studentesco.

Vicini alla lotta degli studenti e delle studentesse dell’area vesuviana, per ora possiamo solo dire: OCCUPIAMO TUTTO!

[Portici] 25/10 – Report del corteo studentesco

Riceviamo e pubblichiamo dal compagno E.

Nello sconfortante pallore della maggior parte dei fronti di lotta presenti oggi in Italia, il movimento studentesco sembra essere l’unico a crederci davvero e ad avere ancora la forza di scendere con convinzione e numeri più che favorevoli in piazza. Mentre quindi, eccezion fatta per le insolite condizioni climatiche, l’autunno caldo fatica a farsi vedere, sono gli studenti a gettare una prima fiammata di protesta per le strade. A Napoli ieri, a Portici oggi. Le scuole Porticesi hanno infatti indetto una manifestazione autorganizzata e riempito piazza san Pasquale, per poi partire in corteo per l’intera città. Gli studenti della cittadina Vesuviana non sono nuovi a queste forme di protesta, soprattutto nella fase autunnale, ma fino ad oggi si era assistito a cortei e occupazioni come conseguenza di una paralisi dell’intero Paese.

Questa volta dalle scuole di Portici è partita invece una voce disperata e quasi isolata. Una sveglia per i movimenti napoletani, ancora non entrati “nel pieno delle loro funzioni”. Ma ancora di più un avvertimento ai governanti di turno (dal centro-sinistra al centro-destra, ai cosiddetti “tecnici”): gli studenti non pagheranno la crisi prodotta dal capitalismo, non accetteranno quindi tagli all’istruzione, privatizzazioni di beni pubblici, né tantomeno di continuare a veder sperperare soldi mentre le scuole cadono a pezzi. E’ importante sottolineare un paio di cose che rendono la giornata del 25 Ottobre (che è casualmente anche l’anniversario di un ben più importante evento) importante per le realtà politiche Porticesi.

In primo luogo l’alta partecipazione (si parla di circa 1500 persone) e il coinvolgimento della gran parte delle scuole non solo di Portici, ma di quasi tutta la zona est di Napoli. Ma soprattutto ciò che sembra dare un gran valore alla giornata di oggi è la totale autonomia e sapiente autorganizzazione con cui gli studenti hanno preparato il tutto. Significativa è stata l’assenza di bandiere di partito (o comunque la loro immediata rimozione per volontà stessa degli studenti). Questo non ha impedito però, anzi, di incentrare la protesta, addossando le colpe su chi di dovere: sui padroni, i governanti e il sistema economico sfruttatore che si cela dietro questi.

Prossime date:

Venerdì 26 Ottobre, Napoli, Piazza Carlo III, corteo antifascista – ore 09:00

Sabato 27 Ottobre, Roma, NO MONTI DAY – ore 12:30

RIPRENDIAMOCI LE STRADE!

E.

[Napoli] 20/10 – Lettere di corsa e repressione: siamo tutt@ sull’Estelle

Ieri, 20 ottobre 2012, si è tenuto un presidio di solidarietà con la nave della Freedom Flotilla Estelle, alla quale è stato impedito di raggiungere Gaza City.

Vediamo un po’ come si sono svolti i fatti. Intorno alle 10:30 di mattina, un peschereccio finlandese, imbarcazione che ha logicamente il grado di pericolosità di una portaerei, viene fermato da 6 navi israeliane in acque internazionali. C’è da notare l’adozione da parte di Israele di una pratica cara alla vecchia monarchia inglese, e cioè l’utilizzo di veri e propri corsari, pirati di Stato che nulla hanno a che fare con le buone tradizioni egualitarie e libertarie della filibusta, per fermare e depredare navi potenzialmente nemiche. I soldati sono infatti saliti a bordo di una nave che è salpata da Napoli con un carico di armi di distruzione di massa quali ulivi, palloni, cemento, stampelle, deambulatori, libri e strumenti musicali.[1]
Bloccata la nave, i militari hanno arrestato tutt@ gli/le attivist@ dell’Estelle e hanno dirottato la nave al porto di Ashdod. Secondo un attivista, i militari avrebbero usato i Taser, le pistole a scarica elettrica, contro l’equipaggio.[2] Ora sono stat@ tutt@ rilasciat@, ma resta l’amarezza per non aver raggiunto la costa di Gaza.

Il presidio a Napoli ha visto la partecipazione di circa 200 persone, in seguito partite in un breve corteo spontaneo per volantinare e spiegare alla gente cosa accade a Gaza e di quali mezzi si serve Israele per impedire l’arrivo nei territori palestinesi di aiuti umanitari del tutto autorganizzati.

Siamo al fianco della Estelle e di chiunque lotti in maniera autorganizzata e indipendente per la libertà del popolo palestinese. Potrete fermare tutte le nostre navi, ma non metterete mai a tacere la nostra solidarietà. Riusciremo a raggiungere Gaza coi nostri palloni e i nostri sassofoni… Stiamo arrivando!

[1] Collettivo Autorganizzato Universitario, I pirati israeliani attaccano Estelle… Al fianco di chi lotta! – da caunapoli.org
[2] Coordinamento Freedom Flotilla Italia, Comunicato della Freedom Flotilla Italia, 20/10/12 – da FreedomFlotilla.it

[Boscoreale] 25/10 – Shake Your Body: Beat Generation con Tony Borlotti @ C.S.O.A. Asilo 45

giovedì 25 ottobre 2012

@ C.S.O.A. Asilo 45 – Piazza Vargas, Boscoreale

La musica beat (dal verbo inglese to beat, battere) è un genere musicale di musica pop che si è sviluppato in Inghilterra all’inizio degli anni sessanta, dopo la moda dello skiffle (nato verso la metà degli anni cinquanta del XX secolo), nei molti locali attivi neidocks portuali di Liverpool, insieme a elementi del rock and roll e del blues.[1]
Ci si riferisce in particolare col termine Merseybeat (o Mersey sound) al genere proprio dei primi gruppi beat di Liverpool (dal nome della Mersey, il fiume che attr
aversa la città).
Presto diffuso fra i giovani dell’epoca, il beat contagiò molti gruppi musicali nel resto d’Europa, specialmente nel nord. Il beat si diffuse poi anche negli Stati Uniti grazie alla cosiddetta British invasion (letteralmente invasione britannica); anche in Italia il beat ebbe molto successo, in particolare con cover tradotte di canzoni inglesi. Fra i molti complessi che contribuirono a creare la musica beat, quello che ha avuto maggiore fama è stato quello dei Beatles, specialmente nei loro primi dischi, come per esempio l’album Please Please Me (1963). In Italia il beat inizia a diffondersi nel 1964, grazie ad alcuni complessi come i Rokes che dall’Inghilterra si trasferiscono a suonare in Italia e, soprattutto, al successo dei Beatles, dei Rolling Stones e degli altri gruppi britannici: il risultato è che si diffondono in tutta la penisola complessini di giovani che iniziano a suonare, e molte case discografiche li mettono sotto contratto, puntando sul loro successo: già nel 1964 debutta l’Equipe 84, che diventa una delle punte di diamante del beat italiano.
Tra il 1965 e il 1966 il beat italiano diventa il genere dominante nelle classifiche di vendita e nei programmi televisivi, sia per l’arrivo di nuovi gruppi d’oltremanica (The Primitives, i Motowns, i Renegades, i Sorrows, i Cyan Three, i Bad boys) che per i nuovi gruppi che arrivano alla sala d’incisione, come i milanesi Dik Dik, I Giganti e i Camaleonti, i torinesi I Ragazzi del Sole, gli emiliani Nomadi, Pooh, I Corvi, i padovani I Delfini e I ragazzi dai capelli verdi; vi è inoltre anche una nuova generazione di cantanti solisti (soprattutto donne), come Nancy Cuomo, Caterina Caselli, Patty Pravo, e Roby Crispiano, che arrivano al successo in quel periodo.
Entrano quindi ai primi posti delle classifiche canzoni come Io ho in mente te e Bang Bang dell’Equipe 84, Sognando la California dei Dik Dik, Ragazzo triste di Patty Pravo,Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli, e molte altre.
Anche gruppi attivi addirittura dagli anni cinquanta, come i Campanino o I Ribelli, si adeguano alle nuove sonorità.

DJ SET WITH TONY BORLOTTI

Serata benefit- All’interno della struttura ci saranno birre e cibo