[Torre del Greco] 19/4 – Liberiamo Leopardi dall’austerità!

Riportiamo dal blog di Reddito per Tutt* TdG.

Gli effetti più catastrofici dell’attuale crisi economica, come sempre nella storia, si stanno ripercuotendo sui territori maggiormente depressi e depredati di paesi oramai completamente asserviti alle politiche di austerity e di precarizzazione dell’esistenza imposte direttamente dagli istituti finanziari internazionali afferenti alla cosiddetta Trojka (Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale).
Vengono utilizzati, per raggiungere tale fine, marionette di turno calate dall’alto come Monti, Letta ed ora Renzi oltre ai lacchè delle loro stesse formazioni, come l’attuale ministro dell’economia Pier Carlo Padoan (esponente del mondo bancario ed ex dirigente del FMI), che con finte promesse, in nome di una presunta ripresa economica, continuano ad alimentare una speranza di cambiamento che nei fatti si traduce sempre più nell’assoggettamento della vita di tutti ai loro beceri interessi economici. Gli infami risultati di questo progetto criminale investono in pieno l’intero territorio vesuviano e tutti i cittadini giovani, adulti ed anziani lo avvertono chiaramente sulla propria pelle. Torre del Greco ha visto la sua economia cadere in ginocchio. La città, un tempo conosciuta nel mondo per la grandezza dei suoi artigiani e dei suoi naviganti, conosciuta come terra dei fiori e del corallo è diventata a tutti gli effetti un vero e proprio “paese dormitorio”, dove 2 giovani su 3 vivono la triste realtà della disoccupazione sottoccupazione precarizzazione o emigrazione. Nel giro di 30 anni sono stati persi per strada ben 20mila abitanti, ragazzi e ragazze fuggite dalla propria terra alla ricerca di un futuro migliore?!?, mentre chi è costretto, o ha deciso volontariamente di restare, è stretto in una morsa letale. In pochi anni abbiamo assistito al drastico ridimensionamento dell’Ospedale Maresca, la lenta agonia del settore cantieristico navale e della pesca, la bomba ecologica rappresentata dalle discariche legali ed illegali sparse sul Vesuvio (compresa la grave situazione del centro di raccolta di Leopardi), la chiusura della cassa marittima ed una assurda impennata del costo del trasporto pubblico locale (un biglietto UnicoCampania per Napoli è arrivato a costare 2,20 €, a fronte di un servizio a dir poco penoso e che termina le corse prima che tramonti il sole). Ma è soprattutto il fallimento dei due colossi armatoriali Di Maio e Deiulemar ad aver calato la mannaia definitiva sui risparmiatori torresi, interrompendo uno strano connubio che durava ormai dagli anni ’50 sino ai giorni nostri, lasciando senza il becco di un quattrino circa 13mila famiglie. A questa situazione drammatica intendiamo rispondere con le armi che ci sono proprie e che rifuggono nettamente dal vicino momento elettorale e dalle false speranze dei politici locali vecchi, nuovi o aspiranti tali (abili fantocci che speculano sulla fame della gente), proponendo pratiche conflittuali di riappropriazione di tutto ciò che ci è negato quotidianamente dal sistema capitalistico-neoliberista nel quale viviamo e nel quale vanno avanti fieramente speculatori, mafiosi, politicanti, sindacalisti ed affaristi di ogni specie. Pratiche conflittuali e collettive e non clientelari quindi, che hanno come obiettivo la riappropriazione di reddito, della gratuità dei servizi (salute, trasporti, scuola, università) dell’ambiente e della felicità nonché spazi pubblici, quindi di tutta la comunità, per usi sociali-politici-culturali, sottraendoli alla speculazione ed al malaffare che li vogliono chiusi ed abbandonati al degrado per decenni, fin quando non arriva la finanziaria di turno a tirarci su un punto scommesse o un albergo. Oppure nella peggiore ipotesi a farli crollare (come accaduto pochi mesi fa a Via Calastro con Villa Pedone), mentre nella nostra città non vi è un SOLO ASILO COMUNALE, nè un consultorio pubblico e laico, latitano i luoghi di aggregazione popolari che non siano bar e circoletti, gli artisti non hanno strutture dove potersi esprimere e le pratiche agricole seguono soltanto la scia intensiva e lontana dai bisogni di coltivatori e cittadini. E’ soltanto in questo solco che possiamo iniziare a liberarci dall’asservimento, dall’individualismo, dall’arrivismo e dall’alienazione riprendendoci a spinta il presente mediante la riappropriazione collettiva del quotidiano, di tutto ciò che è nostro, che desideriamo e pretendiamo. Lanciamo la campagna per gli spazi sociali autogestiti, iniziando

SABATO 19 APRILE
ORE 18,OO “ LIBERIAMO LEOPARDI”

START ORE: 18.00
– STREET ART ANTIFA’ WRITING
– LABORATORIO DI PITTURA ED ARTI GRAFICHE PER BAMBINI
– ANIMAZIONE+CLOWNERIE+GIOCOLERIA

DALLE ORE 19.30 IN POI
– AFRODUM
– LUNA JANARA
– MAZE
– FRANK TANK
– VOICE OF THE PEOPLE SOUND SYSTEM

SE MAGNA:
– PIZZETTE FRITTE
– CUCINA VEGAN
– VINO BUONO

PARCHEGGIO DI FRONTE LA CHIESA DEL BUON CONSIGLIO
(ANGOLO VIA NAZIONALE E VIALE EUROPA)

REDDITO PER TUTTI TDG
ANTIFASCISTI VESUVIANI

[Boscoreale] 25/10 – Shake Your Body: Beat Generation con Tony Borlotti @ C.S.O.A. Asilo 45

giovedì 25 ottobre 2012

@ C.S.O.A. Asilo 45 – Piazza Vargas, Boscoreale

La musica beat (dal verbo inglese to beat, battere) è un genere musicale di musica pop che si è sviluppato in Inghilterra all’inizio degli anni sessanta, dopo la moda dello skiffle (nato verso la metà degli anni cinquanta del XX secolo), nei molti locali attivi neidocks portuali di Liverpool, insieme a elementi del rock and roll e del blues.[1]
Ci si riferisce in particolare col termine Merseybeat (o Mersey sound) al genere proprio dei primi gruppi beat di Liverpool (dal nome della Mersey, il fiume che attr
aversa la città).
Presto diffuso fra i giovani dell’epoca, il beat contagiò molti gruppi musicali nel resto d’Europa, specialmente nel nord. Il beat si diffuse poi anche negli Stati Uniti grazie alla cosiddetta British invasion (letteralmente invasione britannica); anche in Italia il beat ebbe molto successo, in particolare con cover tradotte di canzoni inglesi. Fra i molti complessi che contribuirono a creare la musica beat, quello che ha avuto maggiore fama è stato quello dei Beatles, specialmente nei loro primi dischi, come per esempio l’album Please Please Me (1963). In Italia il beat inizia a diffondersi nel 1964, grazie ad alcuni complessi come i Rokes che dall’Inghilterra si trasferiscono a suonare in Italia e, soprattutto, al successo dei Beatles, dei Rolling Stones e degli altri gruppi britannici: il risultato è che si diffondono in tutta la penisola complessini di giovani che iniziano a suonare, e molte case discografiche li mettono sotto contratto, puntando sul loro successo: già nel 1964 debutta l’Equipe 84, che diventa una delle punte di diamante del beat italiano.
Tra il 1965 e il 1966 il beat italiano diventa il genere dominante nelle classifiche di vendita e nei programmi televisivi, sia per l’arrivo di nuovi gruppi d’oltremanica (The Primitives, i Motowns, i Renegades, i Sorrows, i Cyan Three, i Bad boys) che per i nuovi gruppi che arrivano alla sala d’incisione, come i milanesi Dik Dik, I Giganti e i Camaleonti, i torinesi I Ragazzi del Sole, gli emiliani Nomadi, Pooh, I Corvi, i padovani I Delfini e I ragazzi dai capelli verdi; vi è inoltre anche una nuova generazione di cantanti solisti (soprattutto donne), come Nancy Cuomo, Caterina Caselli, Patty Pravo, e Roby Crispiano, che arrivano al successo in quel periodo.
Entrano quindi ai primi posti delle classifiche canzoni come Io ho in mente te e Bang Bang dell’Equipe 84, Sognando la California dei Dik Dik, Ragazzo triste di Patty Pravo,Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli, e molte altre.
Anche gruppi attivi addirittura dagli anni cinquanta, come i Campanino o I Ribelli, si adeguano alle nuove sonorità.

DJ SET WITH TONY BORLOTTI

Serata benefit- All’interno della struttura ci saranno birre e cibo

[Napoli] 4/10 – Freedom Flotilla III. Estelle arriva a Napoli!

Il 4 ottobre la nave Estelle farà tappa a Napoli per poi dirigersi a Gaza con un carico di beni di prima necessità e solidarietà autorganizzata.

Questa è la terza Flotilla che tenta di rompere il muro di isolamento e apartheid che il governo israeliano ha costruito nei territori palestinesi. Da parte di Israele è lecito aspettarsi nuovi ostacoli e impedimenti per fare in modo che Estelle non porti a termine la sua missione. Solo l’anno scorso il governo greco bloccava la seconda Flotilla sotto le pressioni dei Netanyahu e dei suoi accoliti; a pochi giorni dall’arrivo della Estelle a Napoli, Israele ha ucciso un giovane pescatore paestinese, secondo una prassi ben nota a chiunque lotti per la causa del popolo palestinese.[1]

Ne approfittiamo per ricordarvi di visitare regolarmente il blog di Rosa Schiano, attivista a Gaza City (proveniente peraltro dall’area vesuviana!), nel quale potrete trovare aggiornamenti sugli attacchi israeliani e sulle iniziative di resistenza palestinese.

Estelle ha bisogno di tutt@ noi per poter portare a termine il suo viaggio. Partecipiamo tutt@ alla 3 giorni di iniziative e controinformazione che si concluderà con un corteo di saluto alla Estelle in ripartenza.

Con la Palestina nel cuore, sempre.

Riportiamo la programmazione della tre giorni dedicata alla Estelle.

– GIOVEDI 4 OTTOBRE (orario da definire quando avremo info dall’equipaggio sull’approdo a Napoli)
ACCOGLIAMO L’ESTELLE A NAPOLI
con la “Banda Baleno” e “Malamurga” (Roma)

– VENERDI 5 OTTOBRE – dalle ore 18:00 @ Molo Beverello
proiezione di “Stay Human” the reading movie
scritto da Vittorio Arrigoni
regia di Fulvio Renzi
interviene Maria Elena Delia

a seguire
dj set Marco Messina (99 posse)
vjset Loredana Antonelli
e altri artisti per la Palestina… stay tuned

– SABATO 6 OTTOBRE – ore 12
da p.zza del Gesù a Molo Beverello
CORTEO salutiamo l’Estelle

Per saperne di più potete consultare il sito del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli e FreedomFlotilla.it.

[1] Freedom Flotilla, Avvertimento mafioso da Israele all’Italia. Comunicato stampa 29/09/12

[Boscoreale] 1/9 – Dj Set di BAS + Dj Ludwig G @ C.S.O.A. Asilo 45

Boscoreale - Dj Set 31/8/12

Riportiamo dal blog del CSOA Asilo 45. Invitiamo anche a leggere il comunicato del collettivo dell’Asilo, che trovate a questo indirizzo.

Sabato 1 Settembre ore 21:00

@ CSOA Asilo45 – Piazza Vargas, Boscoreale

Serata di autofinanziamento per sostenere le spese legali dei compagni colpiti dalla repressione.

Dj-Set del Coll. BAS (jamaica ska – calypso – ska revival)
Russen Disko con Dj Ludwig G