[Sant’Anastasia] Comunicato del Comitato Romani sui fatti del 2 ottobre

ERRATA CORRIGE: Nel titolo del precedente articolo sull’episodio di repressione a Sant’Anastasia riportavamo come data il 3 ottobre, mentre è accaduto il 2, come si legge anche nel comunicato (ripreso da Indymedia Napoli). Abbiamo già provveduto a correggere il titolo in questione.

Oggi martedì 2 ottobre si è consumata una pagine triste per le istituzioni del nostro paese.

A Sant’Anastasia un folto gruppo di cittadini è stato aggredito dalle forze dell’ordine per aver tentato con tutte le forze di difendere la vita propria, dei propri figli, dei propri nipoti e di tutte le generazioni future. Senza alcuna dignità le forze dell’ordine hanno marciato su bambini e anziani che si opponevano lealmente a braccia alzate.

Sono state arrestate persone inermi che tentantavano di diagolare in modo civile; ad altre sono state inferte manganellate sulla testa. Le forze che sono state messe in campo erano spaventose se proporzionate al gruppo delle persone che protestavano, costituito in gran parte da anziani.

L’unico bilancio che possono fare le istituzioni sono i referti medici di tutte le persone ferite questa sera. Continue reading

[Sant’Anastasia] 2/10 – Cariche al presidio del Comitato Romani contro l’isola ecologica

Pesantissime cariche a Sant’Anastasia nell’ambito di una lotta per il territorio e l’ambiente.

Gli abitanti di Sant’Anastasia si oppongono alla trasformazione di uno spiazzo di terra vicino ai parchi residenziali e alla scuola “Elsa Morante” in una stazione ecologica che, per motivi legati al fatto che il ricilaggio è già abbondantemente avviato nel Comune, diventerebbe un’area di stoccaggio rifiuti pericolosi.[1] La salute degli abitanti del quartiere e soprattutto degli studenti verrebbe in questo modo gravemente compromessa.

Il comitato di quartiere che si oppone alla stazione ecologica presidia il terreno da giorni e ieri, nell’ennesima giornata di protesta, è stato caricato pesantemente da un variegato schieramento di forze dell’ordine: vigili, pompieri, carabinieri, l’antisommossa e polizia.[2] Chi ha già avuto a che fare con la polizia di provincia sa bene che c’è poco da discutere e quanto poco sia malleabile, anche di fronte alle evidenti ragioni di un territorio vissuto quotidianamente e che lotta per la sopravvivenza.

Vedendo la reazione decisa del comitato e dei residenti, che anche di fronte alla violenza di Stato (pardon, di provincia) non hanno levato le tende ma hanno continuato e continuano a dichiararsi contro questo progetto insulso, il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito (centro-destra) si è affrettato a chiarire che l’isola ecologica verrà realizzata “in piena sicurezza” seguendo tutte le regole che impone la raccolta differenziata e la tipologia della zona. Inoltre, nella miglior tradizione delle amministrazioni di provincia, ha anche promesso un palazzetto dello sport e una piscina da costruire… proprio vicino l’isola ecologica.

Intanto, alle rassicurazioni del signor sindaco segue l’installazione di telecamere attorno la scuola “Morante”… che il sorriso rassicurante di Esposito sia in realtà un ghigno beffardo?

[1] E. Ferulano, Sant’Anastasia, cariche al presidio, da Napoli Monitor
[2] D. De Somma, Il presidio contro l’isola ecologica a Sant’Anastasia finisce in scontro, da L’Ora Vesuviana