[Boscoreale] URGENTE – 2/6 – Sgombero a Piazza Vargas

Riceviamo e pubblichiamo al volo. In serata i/le compagn@ hanno anche tenuto un’assemblea in piazza; seguiranno aggiornamenti.

Ore 19:30, piazza Vargas, Boscoreale – Un funzionario della polizia locale notifica ai presenti un’ordinanza comunale nella quale si vieta alla cittadinanza tutta l’accesso ai locali dell’ex asilo. Un gruppo di attivist* della Rete sociale spazi autogestiti, assieme ai cittadini del comune di Boscoreale e dei comuni limitrofi, sono da stamattina impegnati nel recupero/bonifica di una struttura abbandonata al degrado da anni.
Lo scopo è quello di riconsegnare alla comunità uno spazio nel quale condividere cultura, idee, progetti e tutto quello che possa “vivificare” questi territori dormitorio dove nulla è concesso se non degrado,inquinamento e re-depressione. Il sindaco Gennaro Langella, già famoso per le tristi vicende della discarica, impedisce alla collettività-senza addurre nessuna motivazione- di riappropriarsi di ciò che di diritto le appartiene, dimostrandosi addirittura infastidito perché qualcuno si è permesso di rimuovere cumuli di letame che giacevano da anni nella struttura.

NO AGLI SGOMBERI! SPAZI SOCIALI AUTOGESTITI PER TUTT*!

Rete Spazi Autogestiti

Riportiamo inoltre il documeno diffuso dalla Rete stamattina durante la liberazione dell’Ex-Asilo.

Riprendiamoci l'Area - 2/6/12

[Boscoreale] 21/05 – A fest’ ro cazz’ 2

Riportiamo il volantino dell’iniziativa organizzata dai/dalle compagn@ del Collettivo Area Vesuviana. Aggiorneremo appena possibile il post con il testo del documento.

Boscoreale 21/05/12

Lunedì 21 maggio ore 20:00

@ Piazza Pace, Boscoreale

ASSEMBLEA PUBBLICA

Testo del volantino:

Quando si tratta di munnezza, è risaputo, tutti i topi fuoriescono dalle fogne e cercano di accaparrare consensi e di rinfrescare una credibilità che, oramai, hanno perso da decenni (almeno agli occhi degli osservatori più attenti).
La notizia che circola sui principali quotidiani locali, ovvero che la discarica di Sari è chiusa, è leggermente inesatta e tesa ad alterare de facto il vero stato delle cose, con buona pace di chi cerca di liberarsi celermente di questa faccenda per dedicarsi “anima e corpo” alla improbabile “bonifica”. La Sapna non ha, infatti, mai dichiarato che la discarica ha definitivamente serrato i cancelli, ma che sono sospesi gli sversamenti (conoscendo questi criminali sappiamo che potrebbe riaprire in qualunque momento). Il tal quale dei paesi vesuviani, da qualchegiorno, finisce a Caivano, negli STIR, in impianti che potrebbero sovraccaricarsi in qualunque momento determinando, ad arte, una nuova emergenza che necessiterebbe l’apertura, o la riapertura, di una nuova o “vecchia” discarica. In questo bailamme sindaci, comitati ed affini cercano di accaparrarsi la torta; la parte migliore dell torta inclusa la ciliegina. Chi vuole captare il biogas per farne denaro snoante, chi è già pronto per festeggiare, chi decanta una fantomatica raccolta differenziata mai esistita, chi pensa alle bonifiche per “magnarsi” altri soldi. Continue reading

[Boscoreale] 10/05 – Rifiuti-Immigrazione-Spazio: Assemblea pubblica

Iniziativa organizzata dalla Rete per gli Spazi Autogestiti. Si riporta anche l’ampio comunicato che analizza la gestione della campagna elettorale nell’area vesuviana. Qui per l’evento su Feisbucc.

Boscotrecase RSA - 10/05/12

QUESTIONE RIFIUTI – La campagna elettorale, dipanatasi sul territorio vesuviano, è stata, stricto sensu, una “monnezza” di campagna basata, non a caso, interamente sulla “questione rifiuti”. I candidati a sindaco del comune di Boscotrecase sono quei loschi figuri che hanno favorito, anzi avallato, la situazione nella quale versa oggi il comprensorio vesuviano: una discarica attiva a monte e degrado generalizzato a valle. Sappiamo che il sindaco uscente (e rientrante) Agnese Borrelli è stata una delle artefici del disastro economico e sociale di Boscotrecase, nonchè una dei firmatari di quel famoso “accordo patacca” che stroncò la rivolta di Terzigno con l’obiettivo lucidisso di tenera aperta, ancora per molti anni, cava Sari. Essì, perchè – a discapito di quanto pare confusamente venire fuori da questa congerie di partituncoli,comitatuncoli e affini , i quail dichiarano con estrema sicurezza che lo sversatoio chiuderà – noi crediamo che il sopracitato accordo sia la chiave di lettura fondamentale per sciogliere il nodo gordiano che attanaglia,dal 2010, la popolazione vesuviana: la discarica Sari non chiuderà o quantomeno chiuderà nominalmente ma non fattivamente. Il ragionamento che ci ha portati, da sempre, a questa considerazione è lapalissiano: 1- i sindaci del comprensorio, a parte qualche aborto di progetto, non hanno un’alternativa valida e si riempiono la bocca di parole, quali bonifica e chiusura, che non appartengono a loro,bensì a noi. 2-le altre “alternative” proposte da Vardè (e affini) sono impraticabili,dato la sacrosanta lotta della popolazione di Quarto che non ha nessuna intenzione di farsi piazzare l’ennesimo cesso/discarica sul proprio territorio.3-sappiamo che ,da piano regionale, le discariche esistenti possono essere ampliate del 15% ed è sicuramente più agevole mettere mano ad un ulteriore ampliamento di cava Sari,anzichè, con questi chiari di luna, organizzare una discarica ex novo.4- sul giornale Roma, il 7 maggio, compare un articolo che preconizza l’ampliamento. Una nuova piazzola, a detta del commisario Vardè, verrà affiancata alla cava per depositarvi altre centomila tonnellate di rifiuti ( a detta del gionalista). Non possiamo assicurare l’attendibilità di questo articolo ma possiamo sicuramente intravederne la logica: mentre la popolazione dorme “sogni tranquilli” aspettando la chiusura imminente appare la notizia strisciante dell’ampliamento,soppiantata, però, dalla rassicurazioni della “rete del comitati”(Franco Matrone ha attivato un vero e proprio contatore della munnezza) e dei “sindaci”. Continue reading

[Boscoreale] 11/04 – Blocchiamo tutto!

Comunicato del Collettivo Area Vesuviana per la giornata dell’11 aprile. Qui per altre informazioni.

31 Marzo: il mese è terminato e la discarica, come avevamo ampiamente preconizzato, è ancora aperta. Dall’ultimo incontro tenutosi alla Regione Campania tra i quattro sindaci (Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Terzigno), i rappresentanti della Sapna e l’assessore Romano, si è deciso  che  ritorneranno a sversare nuovamente i diciotto comuni delle zona rossa riversando ulteriori veleni nel tracimante fosso (oramai una montagna di munnezza) alle falde del Vesuvio.Questo nuovo scenario porterà, secondo i “criminali”, alla saturazione della SARI entro quaranta giorni, con tanto di contatore – munezza controllato dai comitati vedette. E chi v’crer?

Nel contempo l’Arpac, il fantomatico ente fantoccio deputato al controllo, avvisa la popolazione che la discarica è a norma – le torce funzionano bene, le lacerazioni della geomembrana segnalate in precedenza sono state riparate ed il percolato è smaltito correttamente – e che le difformità rilevate nel precedente verbale sono state completamente risolte. E’ chiaro che la multinazionale Ecodeco, facente parte del gruppo A2A che gestisce la maggior parte delle discariche ed inceneritori campani, ha più volte manifestato le sue intenzioni:  spolpare l’osso fino al midollo e, casomai, in combutta con  sindaci, organizzare quel famigerato impianto di captazione del biogas spacciato dai più come “bonifica”. Quindi risulta palese che le dichiarazioni dell’Arpac sono mendaci e tese solamente a mantenere il “fosso” aperto nei secoli dei secoli con il beneplacito dell’amministrazione comunale, provinciale e regionale. Ancora una volta, a piena voce, il Collettivo Area Vesuviana si schiera contro l’attuale sistema di devastazione del territorio e dell’esistenza. Inceneritori e  discariche non sono altro che grandi opere inutili; perseguendo la logica del profitto, dell’accumulazione, del business ed assecondando le grandi lobbies, chi ci governa ha schiacciato il nostro diritto a r-esistere su territori che non appartengono a loro, ma a noi! Facendo della politica emergenziale il loro credo hanno inquinato e vessato intere aree militarizzando e sottraendo terreni agli agricoltori; hanno imposto la loro volontà realizzando infrastrutture altamente inquinanti; hanno represso e criminalizzato le lotte sociali; hanno sversato veleni tossici in ogni dove (ed il moltiplicarsi delle patologie cancerose ne è la tragica conseguenza). La devastazione ambientale è solo la punta dell’iceberg di un sistema  fascista che non ci lascia più spazio per vivere.

Per questo accogliamo con complicità l’invito del Movimento No Tav per un 11 Aprile di lotta e resistenza che ri-comprenda tutte le istanze: dal lavoro ai servizi, dalla sanità all’istruzione, dalla richiesta di un reddito di base incondizionato per tutti/e all’esigenza di spazi  sociali e di case. Uniamo le lotte ed autodeterminiamo le nostre esistenze!

NO TAV   NO DISCARICHE   NO INCENERITORI

MERCOLEDI 11 APRILE BLOCCHIAMO TUTTO

ROTONDA DI VIA PANORAMICA (BOSCOREALE) ORE 20.30

Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana / Collettivo Area Vesuviana

evento su Feisbucccalendario iniziative per l’11 aprile NoTAV