[Napoli] 12/11 – Corteo: “accogliamo” i ministri in città

Riportiamo dal sito del Collettivo Autorganizzato Universitario (qui) l’appello per la mobilitazione contro la “visita” del Trio Crisi (che non è una formazione jazz, ma semplicemente la Fornero, Profumo e il Ministro del Lavoro tedesco Ursula von der Leyen). Invitiamo tutt@ a scendere in piazza contro chi organizza scientificamente la crisi in Europa. 

Corteo

12 novembre, ore 11:00

@ Piazza San Vitale – Fuorigrotta (stazione metro “Leopardi” – Cumana “Fuorigrotta”)

Il 12 e il 13 Novembre, a Napoli, avremo tre sgraditi ospiti: il Ministro del Lavoro Elsa Fornero, quello dell’istruzione Francesco Profumo e, infine, il Ministro del Lavoro tedesco, Ursula von der Leyen. Si riuniranno per presentare i loro progetti sulle politiche per l’imprenditoria giovanile e sul contratto d’apprendistato: in altre parole, il nuovo design dello sfruttamento firmato U.E.!

Il tutto sarà adornato dall’ossessiva retorica sui giovani e sulle loro presunte opportunità, che puzza lontano un miglio di soppressione dei diritti dei vecchi e dei nuovi lavoratori, di tagli alla spesa sociale, di blindatura ed inasprimento della selezione dei percorsi di formazione scolastici ed universitari e chi più ne ha più ne metta.

Del resto, il curriculum dei tre ministri parla chiaro: baroni universitari e rappresentanti istituzionali dei grandi capitali internazionali, integerrimi sostenitori dell’austerity e dei sacrifici solo per noi studenti, lavoratori, disoccupati e della crescita per i loro profitti. Cosa potevamo aspettarci? Continue reading

[Boscoreale] 6/11 – L’Asilo non si tocca! Assemblea pubblica @ C.S.O.A. Asilo 45

Riportiamo dal blog del C.S.O.A. Asilo 45. Dalla parte di chi occupa!

Martedì 6 novembre – ore 20:00

@ C.S.O.A. Asilo 45 – Piazza Vargas, Boscoreale

Gli spazi sono di chi li vive!

L’intero territorio vesuviano è, oramai da decenni, martorizzato da scelte scellerate derivanti dal connubio criminale-clientelare-affaristico esistente tra politica,camorra ed imprenditoria. Questo stato di cose ha portato, nel corso del tempo, alla devastazione sia da un punto di vista ambientale (es. discarica Cava SARI ed altre migliaia di discariche abusive), sia in termini di mancanza di servizi (non ultima la questione trasporti con i pullman dell’ EAVbus che hanno, di fatto, sospeso il servizio appiedando parte della popolazione di questi paesi) ma anche da un punto di vista occupazionale, favorendo sempre più il lavoro legato alle clientele (es. assunzioni nella società che gestisce l’acqua non-pubblica ossia la GORI) ed il lavoro nero. In questo scenario, già di per sé disastroso, ecco che a Boscoreale arriva dal cielo il “salvatore”, ovvero il commissario straordinario Michele Capomacchia – già prefetto e questore- il quale di tutta lena, promuovendo atttività di facciata che dovrebbero rientrare negli abituali servizi offerti alla cittadinanza, nei fatti porta avanti una politica di sprechi e repressione: dalla installazione di videocamere (soldi che sarebbero potuti essere destinati a politiche atte al reale miglioramento di questi paesi abbandonati sempre più al degrado), alla messa in opera di un piano ideato dal vecchio sindaco Gennarino Langella riguardante l’ampliamento e messa in sicurezza dell’isola ecologica, se così si può definire, non considerando che la raccolta differenziata è palesemente “FINTA” senza coinvolgere nessuno dei tanti precari, disoccupati, inoccupati che sono presenti sul territorio boschese. Continue reading

[Portici] 5/11 – Occupati 4 istituti superiori

A Portici sono stati occupati quattro istituti superiori: il liceo classico “Q. O. Flacco”, l’Istituto tecnico professionale “Francesco Nitti’, l’istituto per l’industria e l’artigianato “Enriques” e il liceo scientifico “Filippo Silvestri”.

Le motivazioni alla base delle occupazioni riguardano la riforma Profumo, la riforma scolastica del governo Monti che ha già portato le scuole dell’hinterland napoletano e gli studenti universitari in piazza. Nella stessa Portici si è tenuto pochi giorni fa un partecipatissimo corteo studentesco.

Vicini alla lotta degli studenti e delle studentesse dell’area vesuviana, per ora possiamo solo dire: OCCUPIAMO TUTTO!

[Portici] 25/10 – Report del corteo studentesco

Riceviamo e pubblichiamo dal compagno E.

Nello sconfortante pallore della maggior parte dei fronti di lotta presenti oggi in Italia, il movimento studentesco sembra essere l’unico a crederci davvero e ad avere ancora la forza di scendere con convinzione e numeri più che favorevoli in piazza. Mentre quindi, eccezion fatta per le insolite condizioni climatiche, l’autunno caldo fatica a farsi vedere, sono gli studenti a gettare una prima fiammata di protesta per le strade. A Napoli ieri, a Portici oggi. Le scuole Porticesi hanno infatti indetto una manifestazione autorganizzata e riempito piazza san Pasquale, per poi partire in corteo per l’intera città. Gli studenti della cittadina Vesuviana non sono nuovi a queste forme di protesta, soprattutto nella fase autunnale, ma fino ad oggi si era assistito a cortei e occupazioni come conseguenza di una paralisi dell’intero Paese.

Questa volta dalle scuole di Portici è partita invece una voce disperata e quasi isolata. Una sveglia per i movimenti napoletani, ancora non entrati “nel pieno delle loro funzioni”. Ma ancora di più un avvertimento ai governanti di turno (dal centro-sinistra al centro-destra, ai cosiddetti “tecnici”): gli studenti non pagheranno la crisi prodotta dal capitalismo, non accetteranno quindi tagli all’istruzione, privatizzazioni di beni pubblici, né tantomeno di continuare a veder sperperare soldi mentre le scuole cadono a pezzi. E’ importante sottolineare un paio di cose che rendono la giornata del 25 Ottobre (che è casualmente anche l’anniversario di un ben più importante evento) importante per le realtà politiche Porticesi.

In primo luogo l’alta partecipazione (si parla di circa 1500 persone) e il coinvolgimento della gran parte delle scuole non solo di Portici, ma di quasi tutta la zona est di Napoli. Ma soprattutto ciò che sembra dare un gran valore alla giornata di oggi è la totale autonomia e sapiente autorganizzazione con cui gli studenti hanno preparato il tutto. Significativa è stata l’assenza di bandiere di partito (o comunque la loro immediata rimozione per volontà stessa degli studenti). Questo non ha impedito però, anzi, di incentrare la protesta, addossando le colpe su chi di dovere: sui padroni, i governanti e il sistema economico sfruttatore che si cela dietro questi.

Prossime date:

Venerdì 26 Ottobre, Napoli, Piazza Carlo III, corteo antifascista – ore 09:00

Sabato 27 Ottobre, Roma, NO MONTI DAY – ore 12:30

RIPRENDIAMOCI LE STRADE!

E.