[Ercolano] Piazza Pugliano. Cronache da un’esperienza resistente

Res.In.A. - Volantino 30/03/2012

Il volantino del corteo del 30 marzo 2012. Scarica, diffondi, partecipa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La lotta del coordinamento Res.In.A. continua. Il presidio permanente a Piazza Pugliano resiste da 5 giorni e incassa continuamente la solidarietà degli abitanti di tutto il quartiere. Una pluralità di associazioni, collettivi e sigle si riunisce ora attorno al locale all’angolo della piazza, reclamando uno spazio di incontro e confronto per poter rilanciare una delle parti del vesuviano che più d’ogni altra dovrebbe essere aiutata a rialzarsi.

25 marzo: il Coordinamento Res.In.A. lancia una campagna di raccolta firme volta a dimostrare la vicinanza della popolazione alla causa della vertenza. In poco tempo verranno raccolte circa 100 firme. Da notare che per firmare è obbligatorio avere con sé un documento di riconoscimento per poter lasciare un numero di carta d’identità: un altro modo per sottolineare la distanza dalle pratiche della politica, sempre pronta – quando si tratta di appalti e petizioni comode ai profitti dei più forti – a raccogliere firme di persone che spesso…non esistono. Continue reading

[Napoli] Siamo tutti a Piazza Tahrir

Forza EgittoUn anno fa eravamo davanti al consolato tunisino per esprimere la nostra solidarietà al popolo tunisino in lotta. Oggi siamo tornati a guardare al di là del mare, esprimendo la nostra solidarietà al popolo egiziano a un anno dalla grande rivolta che ha deposto Mubarak. Un presidio solare, come la bella giornata che ci ha visto a Piazza Garibaldi per ricordare a passanti e curiosi che in Egitto si continua a combattere per un futuro migliore, per una vita più dignitosa e per un mondo libero dall’autoritarismo di dittatori, eserciti e capitalisti. Il presidio è stato organizzato da realtà antirazziste e dalla comunità egiziana di Napoli.

È passato già un anno dai fatti di Piazza Tahrir. Da allora le cose si sono complicate. Un compagno egiziano ha addirittura detto che la situazione è peggiorata, visto che il nuovo regime continua a massacrare i manifestanti e nello stesso tempo prende in giro la popolazione. Un compagno ha aggiunto che il popolo egiziano chiede giustizia sociale, pace e vera democrazia, e non la consegna del Paese ai Fratelli Musulmani. In effetti, i militari al potere si sono rivelati i perfetti prosecutori del modello Mubarak. Da sempre vicini al governo, si sono saputi riciclare come forza di transizione verso la democrazia. Ma l’illusione non è durata a lungo: il Consiglio Supremo delle Forze Armate (SCAF) ha imposto, come sostituto di Essam Sharaf, Kamal el-Ganzouri, personaggio della cricca di Mubarak e evidentemente in ottimi rapporti col maresciallo Tantawi.[1] Continue reading