[Boscoreale] 21/3 – Stanno murando l’Asilo 45!

occhi del lupo

Continuano le azioni provocatorie e repressive ai danni del C.S.O.A. Asilo 45. Apprendiamo dalla pagina Feisbuc dei compagni e delle compagne che, dopo la rioccupazione del posto di ieri sera, l’amministrazione ha pensato bene di intervenire nuovamente murando l’ingresso della struttura di Piazza Vargas.

I fatti si commentano da soli. Per stasera alle 19:30 è previsto un nuovo presidio solidale, in risposta agli atti di forza volti ad impedire la costruzione di un’alternativa radicale a questo mondo di merda.

Ricordiamo anche che per venerdì 22 marzo (ore 19:00) è prevista un’assemblea pubblica a Piazza Vargas, organizzata dal collettivo dell’Asilo 45.

Ogni sgombero, un milione di euro di anni, diceva qualcuno…

[Napoli] 20/10 – Lettere di corsa e repressione: siamo tutt@ sull’Estelle

Ieri, 20 ottobre 2012, si è tenuto un presidio di solidarietà con la nave della Freedom Flotilla Estelle, alla quale è stato impedito di raggiungere Gaza City.

Vediamo un po’ come si sono svolti i fatti. Intorno alle 10:30 di mattina, un peschereccio finlandese, imbarcazione che ha logicamente il grado di pericolosità di una portaerei, viene fermato da 6 navi israeliane in acque internazionali. C’è da notare l’adozione da parte di Israele di una pratica cara alla vecchia monarchia inglese, e cioè l’utilizzo di veri e propri corsari, pirati di Stato che nulla hanno a che fare con le buone tradizioni egualitarie e libertarie della filibusta, per fermare e depredare navi potenzialmente nemiche. I soldati sono infatti saliti a bordo di una nave che è salpata da Napoli con un carico di armi di distruzione di massa quali ulivi, palloni, cemento, stampelle, deambulatori, libri e strumenti musicali.[1]
Bloccata la nave, i militari hanno arrestato tutt@ gli/le attivist@ dell’Estelle e hanno dirottato la nave al porto di Ashdod. Secondo un attivista, i militari avrebbero usato i Taser, le pistole a scarica elettrica, contro l’equipaggio.[2] Ora sono stat@ tutt@ rilasciat@, ma resta l’amarezza per non aver raggiunto la costa di Gaza.

Il presidio a Napoli ha visto la partecipazione di circa 200 persone, in seguito partite in un breve corteo spontaneo per volantinare e spiegare alla gente cosa accade a Gaza e di quali mezzi si serve Israele per impedire l’arrivo nei territori palestinesi di aiuti umanitari del tutto autorganizzati.

Siamo al fianco della Estelle e di chiunque lotti in maniera autorganizzata e indipendente per la libertà del popolo palestinese. Potrete fermare tutte le nostre navi, ma non metterete mai a tacere la nostra solidarietà. Riusciremo a raggiungere Gaza coi nostri palloni e i nostri sassofoni… Stiamo arrivando!

[1] Collettivo Autorganizzato Universitario, I pirati israeliani attaccano Estelle… Al fianco di chi lotta! – da caunapoli.org
[2] Coordinamento Freedom Flotilla Italia, Comunicato della Freedom Flotilla Italia, 20/10/12 – da FreedomFlotilla.it

[Napoli] 18/05 – Libertà per gli attivisti arrestati a Francoforte

Blockupy Frankfurt header

Riportiamo la chiamata urgente partita dalle realtà napoletane (Zer081). Ricordiamo anche il presidio nel pomeriggio contro Equitalia.

Pres@s a la calle!

18/05 ore 10:00

@ consolato tedesco, via Crispi – NAPOLI

Presidio per la libertà degli attivisti arrestati a Francoforte e per il diritto al dissenso in Europa!

Oggi, 17 maggio, nel corso delle mobilitazioni europee a Francoforte contro la BCE e la crisi internazionale prodotta dalla finanza e dalle banche, centinaia di attivisti sono stati arrestati senza accuse specifiche ma per il semplice fatto di essere in piazza a manifestare.
Tantissimi hanno avuto altre restrizioni che gli impongono di non circolare per la città nei prossimi giorni.
Tra gli arrestati si contano 10 attivisti e attiviste napoletani.
Pretendiamo il rilascio immediato degli arrestati!
Pretendiamo il rispetto degli spazi di agibilità democratica e del diritto al dissenso nell’Europa governata dalla Bce e dalle banche nazionali!

Come raggiungere via Crispi da Piazza Amedeo

da Amedeo a Crispi

[Vesuvio] Lavoratori protestano nel cratere del Vesuvio

Vesuvio Natura Lavoro - 13/05

Tanti turisti si sono affacciati per capire cosa stesse succedendo nel cratere. Lavoratori Natura e Vesuvio, il pacco è fatto. Grazie, si legge sullo striscione. Sono gli ex lavoratori socialmente utili che dal 2008, anno di fallimento della cooperativa “Vesuvio Natura e Lavoro“, aspettano una convocazione da parte della Regione per discutere di una vertenza che riguarda da vicino il turismo e l’economia dell’area vesuviana e della Campania tutta.

Le spese per la manutenzione del territorio, che dovrebbe essere curata dai 30 operatori, vengono “risparmiati” per fronteggiare gli incendi sul Vesuvio (già 5 dall’inizio dell’anno) che potrebbero essere prevenuti proprio dall’azione degli operatori. La cooperativa si occupava, al tempo, proprio del servizio antiroghi, oltre che della manutenzione dei viali (tra i quali i percorsi ciclabili e per disabili), dei bagni e della biglietteria.

Già il 24 aprile alcuni lavoratori dell’ex cooperativa si erano calati nel cratere del Vesuvio, affrontando peraltro condizioni climatiche pessime. Scrive Francesca Pilla su il manifesto (24/04/12):

Dai 98 iniziali oggi ne sono rimasti 55, non più giovani e senza molte opportunità in un periodo di crisi in cui le offerte di lavoro non cadono certo dagli alberi, e dove in regione un giovane su tre è disoccupato. Così dopo un anno dalla fine della mobilità in deroga, senza una fonte di reddito, hanno iniziato a protestare. In queste settimane hanno occupato le strade del comune di Ercolano, solo 5 giorni fa hanno organizzato un corteo lungo il percorso montano che giunge in cima al Vesuvio, bloccando macchine, bus, turisti e visitatori. Anche ieri mattina era prevista un’iniziativa analoga per chiedere un incontro in regione, ma in cinque hanno avuto l’idea di fare qualcosa in più per attirare l’attenzione: si sono calati all’interno del cratere, mentre i colleghi sono rimasti fermi alla biglietteria a quota mille metri, prima del Gran Cono, a dargli manforte. [1]

Il 2 maggio la Commissione lavoro ha convocato un Consiglio regionale con i sindacati, ma la vertenza dell’ex “Vesuvio Natura Lavoro” non è stata risolta.[2]

Ora i lavoratori si sono risistemati sullo spuntone di roccia con una tenda e il loro striscione. Le condizioni sono precarie e resta il pericolo di uno smottamento della roccia vulcanica. I colleghi e i compagni dei lavoratori, che intanto presidiano il cratere, hanno provveduto a fornire loro cibo e bevande.

[1] Francesca Pilla, Il tetto ormai non basta più: a Napoli ora è «Occupy Vesuvio»
[2] Clash City Workers, [Napoli] Nuova protesta sul Vesuvio: gli operai della ex cooperativa Vesuvio, Natura e lavoro si calano nel cratere

[Ercolano] Resistenze in Azione: un mese di presidio permanente

Resina all'opera - 25/04/12

Il presidio permanente a Piazza Pugliano compie il suo primo mese di vita.

Un mese di interventi sul territorio, come la pulizia del parco della piazza; un mese di corsi totalmente autorganizzati, tra i quali quelli di karate, di disegno e il doposcuola per i ragazzi che devono affrontare l’esame di terza media (in un ambiente nel quale l’evasione scolastica è altissima); un mese nel quale Ercolano è tornata a urlare la sua rabbia per strada in un corteo di almeno 200 persone.

Il coordinamento Res.In.A., tra difficoltà e un po’ di stanchezza (dovuta anche, va detto, allo scarso sostegno da parte del movimento metropolitano), continua imperterrito la sua lotta sul territorio. Nel frattempo le istituzioni locali fanno orecchie da mercante, ostinandosi a non guardare la situazione in cui versa Pugliano, tutt’ora vittima di continui blitz di quelle stesse forze dell’ordine che hanno sgomberato con rapidità felina lo spazio liberato dagli attivisti il 24 marzo.

Nel giorno della Liberazione, il coordinamento rilancia la mobilitazione e ribadisce la necessità di uno spazio sociale a Ercolano, per cominciare a costruire un’alternativa concreta alle solite chiacchiere dei politicanti.