Riportiamo il documento critico elaborato e diffuso dai/dalle compagn@ di Reddito per Tutti Torre del Greco sui fatti del 12 dicembre in città. Qui per altre informazioni.
Ecco il testo del documento che abbiamo consegnato stamani durante il corteo indetto a Torre del Greco dal comitato Pro Maresca, obbligazionisti Deiulemar, studenti e marittimi. Un testo fortemente critico verso certi tipi di giornate che tendono ad abbassare un livello di conflitto già di per sè scarso in città, generalizzando troppo le ragioni della crisi e le ripercussioni che sta avendo sul nostro territorio per vertenze che, ahinoi, ancora una volta sono sventolate dai soliti politici locali che, invece di essere presi a ortaggi in faccia, continuano a tentare di cavalcare movimenti che dovrebbero essere popolari.
Adesso ve ne diciamo quattro
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” G. Orwell
In questa giornata di mobilitazione cittadina intendiamo portare una voce fuori dal coro, non perché distanti dai problemi che affliggono il territorio e che dovrebbero essere rappresentati in questa piazza, ma perché convinti della necessità di risalire alle cause che li hanno scatenati e provare a sollevare le contraddizioni che tengono relegate nella miseria i ceti più popolari, privi di forme di reddito di sussistenza e scippate dei più elementari servizi primari, sanità e trasporti su tutti. Il tutto, in un mercato del lavoro colpito ed affondato dalle ricette neolib, con disoccupazione strutturale e ‘madame precarietà’ che tiene per le palle la maggior parte della popolazione attiva. Contraddizioni che non possono prescindere dalla presa d’atto, innanzitutto, del fallimento delle strategie partitiche e sindacali, i cui protagonisti, negli ultimi decenni, hanno mostrato da un lato sagace attenzione a come ingrossare sacche di clientelismo e quindi a perpetuarsi al potere, dall’altro una costante abilità nel fingersi solidali o attenti di fronte ai grossi drammi sociali ed economici che attraversano l’intero stivale, salvo poi scoprirsi mandanti, complici o fiancheggiatori di poteri forti i cui unici interessi restano legati al guadagno di pochissime persone. L’allarme sanitario ed economico che si respira a Torre del Greco non è poi tanto diverso, nell’analisi che ne indica le cause e ne traccia gli effetti, dallo scempio ambientale e dallo spreco di danaro pubblico per l’Alta Velocità in Val Susa; dalla ristrutturazione del modello produttivo italiano a suon di licenziamenti, delocalizzazioni e cassa integrazione, come nel caso di Pomigliano; o dalle svariate vertenze occupazionali che solo in Campania hanno visto accrescere in maniera esponenziale il numero di lavoratori disoccupati. Così la giornata di oggi, per quanto importante possa essere in una città disabituata a scendere in piazza per i propri diritti, rischia di rivelarsi l’ennesimo festival dello sbandieramento selvaggio e senza prospettive. Continue reading