[Boscoreale – Napoli] Sound System a sostegno del C.S.O.A. Asilo 45 @ C.S.O.A. Officina 99

Riportiamo dal sito di Officina 99 il comunicato che accompagna l’iniziativa di solidarietà ai/alle compagn@ del C.S.O.A. Asilo 45 di Boscoreale.

30 novembre 2012, ore 22:00

@ C.S.O.A. Officina 99 – Via Gianturco, Napoli

Sound System contro la repressione!

Il giorno 4 ottobre 2011 una caterva di accuse – le più disparate, che vanno dall’occupazione di stazioni e aule consiliari, all’aggressione alle forze dell’ordine, alla sospensione del pubblico servizio, al danneggiamento – hanno colpito cittadini impegnati nella giusta lotta contro l’apertura ed il malfunzionamento della discarica SARI a Terzigno, per la difesa della salute, della propria terra e contro la devastazione imposta militarmente dallo stato. Continue reading

[Boscoreale] 6/11 – L’Asilo non si tocca! Assemblea pubblica @ C.S.O.A. Asilo 45

Riportiamo dal blog del C.S.O.A. Asilo 45. Dalla parte di chi occupa!

Martedì 6 novembre – ore 20:00

@ C.S.O.A. Asilo 45 – Piazza Vargas, Boscoreale

Gli spazi sono di chi li vive!

L’intero territorio vesuviano è, oramai da decenni, martorizzato da scelte scellerate derivanti dal connubio criminale-clientelare-affaristico esistente tra politica,camorra ed imprenditoria. Questo stato di cose ha portato, nel corso del tempo, alla devastazione sia da un punto di vista ambientale (es. discarica Cava SARI ed altre migliaia di discariche abusive), sia in termini di mancanza di servizi (non ultima la questione trasporti con i pullman dell’ EAVbus che hanno, di fatto, sospeso il servizio appiedando parte della popolazione di questi paesi) ma anche da un punto di vista occupazionale, favorendo sempre più il lavoro legato alle clientele (es. assunzioni nella società che gestisce l’acqua non-pubblica ossia la GORI) ed il lavoro nero. In questo scenario, già di per sé disastroso, ecco che a Boscoreale arriva dal cielo il “salvatore”, ovvero il commissario straordinario Michele Capomacchia – già prefetto e questore- il quale di tutta lena, promuovendo atttività di facciata che dovrebbero rientrare negli abituali servizi offerti alla cittadinanza, nei fatti porta avanti una politica di sprechi e repressione: dalla installazione di videocamere (soldi che sarebbero potuti essere destinati a politiche atte al reale miglioramento di questi paesi abbandonati sempre più al degrado), alla messa in opera di un piano ideato dal vecchio sindaco Gennarino Langella riguardante l’ampliamento e messa in sicurezza dell’isola ecologica, se così si può definire, non considerando che la raccolta differenziata è palesemente “FINTA” senza coinvolgere nessuno dei tanti precari, disoccupati, inoccupati che sono presenti sul territorio boschese. Continue reading

[Boscoreale] 25/10 – Shake Your Body: Beat Generation con Tony Borlotti @ C.S.O.A. Asilo 45

giovedì 25 ottobre 2012

@ C.S.O.A. Asilo 45 – Piazza Vargas, Boscoreale

La musica beat (dal verbo inglese to beat, battere) è un genere musicale di musica pop che si è sviluppato in Inghilterra all’inizio degli anni sessanta, dopo la moda dello skiffle (nato verso la metà degli anni cinquanta del XX secolo), nei molti locali attivi neidocks portuali di Liverpool, insieme a elementi del rock and roll e del blues.[1]
Ci si riferisce in particolare col termine Merseybeat (o Mersey sound) al genere proprio dei primi gruppi beat di Liverpool (dal nome della Mersey, il fiume che attr
aversa la città).
Presto diffuso fra i giovani dell’epoca, il beat contagiò molti gruppi musicali nel resto d’Europa, specialmente nel nord. Il beat si diffuse poi anche negli Stati Uniti grazie alla cosiddetta British invasion (letteralmente invasione britannica); anche in Italia il beat ebbe molto successo, in particolare con cover tradotte di canzoni inglesi. Fra i molti complessi che contribuirono a creare la musica beat, quello che ha avuto maggiore fama è stato quello dei Beatles, specialmente nei loro primi dischi, come per esempio l’album Please Please Me (1963). In Italia il beat inizia a diffondersi nel 1964, grazie ad alcuni complessi come i Rokes che dall’Inghilterra si trasferiscono a suonare in Italia e, soprattutto, al successo dei Beatles, dei Rolling Stones e degli altri gruppi britannici: il risultato è che si diffondono in tutta la penisola complessini di giovani che iniziano a suonare, e molte case discografiche li mettono sotto contratto, puntando sul loro successo: già nel 1964 debutta l’Equipe 84, che diventa una delle punte di diamante del beat italiano.
Tra il 1965 e il 1966 il beat italiano diventa il genere dominante nelle classifiche di vendita e nei programmi televisivi, sia per l’arrivo di nuovi gruppi d’oltremanica (The Primitives, i Motowns, i Renegades, i Sorrows, i Cyan Three, i Bad boys) che per i nuovi gruppi che arrivano alla sala d’incisione, come i milanesi Dik Dik, I Giganti e i Camaleonti, i torinesi I Ragazzi del Sole, gli emiliani Nomadi, Pooh, I Corvi, i padovani I Delfini e I ragazzi dai capelli verdi; vi è inoltre anche una nuova generazione di cantanti solisti (soprattutto donne), come Nancy Cuomo, Caterina Caselli, Patty Pravo, e Roby Crispiano, che arrivano al successo in quel periodo.
Entrano quindi ai primi posti delle classifiche canzoni come Io ho in mente te e Bang Bang dell’Equipe 84, Sognando la California dei Dik Dik, Ragazzo triste di Patty Pravo,Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli, e molte altre.
Anche gruppi attivi addirittura dagli anni cinquanta, come i Campanino o I Ribelli, si adeguano alle nuove sonorità.

DJ SET WITH TONY BORLOTTI

Serata benefit- All’interno della struttura ci saranno birre e cibo