[Napoli] 15/4 – Polizia pesta e minaccia per un po’ d’erba

15/4/2015. È proprio vero, la polizia è sempre al lavoro. Apprendiamo dalla stampa che nella giornata del 15 aprile, nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, tre “falchi” hanno fermato, pestato e minacciato con una pistola un ragazzo di 19 anni perchè aveva due canne nella borsa. Un episodio che fa il paio con le recenti dichiarazioni su Facebook di Fabio Tortosa, celerino romano che, parole sue, «tornerebbe alla Diaz mille e mille volte».

[Napoli] 18/4 – Corteo a P.zza del Gesù: Verità e giustizia per Davide Bifolco

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18 aprile 2015, ore 15:00

Piazza del Gesù – Napoli

Corteo – Verità e giustizia per Davide Bifolco

Sull’omicidio di Stato di Davide, rimandiamo a un articolo di Riccardo Rosa comparso su Napoli Monitor.

Rione Traiano, diciassettenne ucciso dalla polizia

Viale Traiano, notte tra giovedì e venerdì. Sono passate le due da poco più di mezz’ora. Su quello che la gente del quartiere chiama ‘o stradone c’è un posto di blocco dei carabinieri. Passa un motorino con tre ragazzi. Il mezzo non ha l’assicurazione e i tre tirano dritto, nonostante l’alt degli agenti. Comincia un inseguimento che dura qualche minuto, a grosse velocità.

Da questo punto in poi le ricostruzioni diventano meno chiare. Siamo all’altezza di via Cinthia. Il comunicato diffuso dai carabinieri spiega che il motorino cerca di tagliare la strada per addentrarsi all’interno del rione, ma sbanda e poi finisce per terra al contatto con il marciapiede che protegge un’aiuola. I testimoni raccontano invece che il motorino è stato speronato dalla volante, sempre nei pressi dell’aiuola. Uno dei tre ragazzi rimane a terra. È Salvatore, detto Avatar, diciotto anni. Gli altri due provano a scappare. Uno ci riesce, l’altro, Davide Bifolco, viene colpito a morte da un proiettile. La ricostruzione dei carabinieri parla di un colpo “partito accidentalmente” dalla pistola di uno dei due agenti. Davide Bifolco non ha ancora diciassette anni. Abita poco lontano da lì. Continue reading

[Castellammare di Stabia] 9/4 – Grave aggressione fascista alla Ciclofficina Popolare “Raffaele Viviani”

antifa rossoRiportiamo il comunicato ufficiale (da Antifa) della “Ciclofficina popolare Raffaele Viviani” sull’aggressione subita da parte dei fascisti. A seguire, abbiamo voluto riportare un commento dei compagni e delle compagne dell’antifascismo vesuviano sull’episodio (da Vesuvio Antifa).

Quest’aggressione conferma ancora una volta, se mai qualcuno avesse bisogno di ulteriori conferme, che la maschera da boy-scout di cui provano a dotarsi i topi di fogna del terzo millennio nasconde la sola natura possibile del fascismo: quella di chi è guardia del corpo del Capitale e gorilla dei privilegiati, e che non trova di meglio per far contenti i suoi padroncini che attaccare realtà politiche e sociali autonome e organizzate dal basso. Ieri erano le Camere del Lavoro e le sedi dei giornali di sinistra, oggi possono essere le ciclofficine popolari, i centri sociali, le occupazioni.

Il 25 aprile è vicino… rispediamoli nella topaia della storia.

Grave aggressione alla Ciclofficina Viviani

Ieri, giovedì, 9 aprile, la “Ciclofficina popolare Raffaele Viviani” ha subìto una violenta aggressione durante il consueto orario di apertura al pubblico.

L’accaduto ci preoccupa non poco vista l’entità dell’attacco di chiaro stampo fascista.
L’avvenimento ci lascia ancor più stupiti vista la nostra natura apartitica come da statuto.
Un gruppo di persone munito di mazze, cinture e catene senza nessuna motivazione plausibile ha aggredito i giovani volontari mentre svolgevano le attività inerenti il laboratorio.

L’associazione di promozione sociale “Gli amici della Filangieri” da anni opera sul territorio stabiese attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione di tematiche quali l’ambiente, l’integrazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.

Smentiamo le notizie emerse a caldo su alcune testate locali che affermano ci sia stata una rissa tra diverse componenti politiche e invitiamo gli organi di stampa a rettificare gli articoli che contengono informazioni non veritiere, alla luce di questo comunicato.

Ci teniamo a precisare che si tratta di un’aggressione a senso unico, a testimoniare ciò la non reazione dei volontari presenti che non hanno risposto ai violenti e ingiustificati attacchi di questi individui.
Il rammarico maggiore resta che uno dei ragazzi ha riportato una ferita al volto (12 punti di sutura).

Speriamo che l’episodio non sia affrontato con leggerezza da parte delle forze competenti per evitare che in futuro possano avvenire nuovamente fatti del genere a noi come ad altri.

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CazzoPound Mini

Antifa Vesuvio – A Castellamare topi escono dalle fogne, occorre derattizzare

Alla mannaia repressiva dello Stato degli ultimi giorni che ha visto coinvolti sette compagni cremonesi e tre baresi (per essersi opposti alle merde reazionarie) è seguita, questa volta sui nostri territori, la pratica più infame e meschina che la feccia fascista possa compiere. Un gruppo armato di bastoni e catene ha fatto irruzione all’interno della ciclofficina Viviani di Castellammare di Stabia facendo mattanza di chi e di cosa si trovasse all’interno della sede. Continue reading