[Ercolano] 21/5 – Proiezione di “ALF: Behind the Mask” al Circolo anarchico vesuviano

ALF_CINEFORUM

Visioni per rompere con l’esistente

CINEFORUM ANTISPECISTA

-prima proiezione: A.L.F. – Behind the Mask

La liberazione animale nella storia, nella teoria e pratica della sigla che fa tremare aguzzini e sfruttatori di tutto il mondo

Giovedì 21 maggio 2015, ore 20:00 – a seguire cena

al Circolo Anarchico Vesuviano – Via Fontana 3, Ercolano (NA)

[Napoli] 18/5 – Sassi contro la residenza di Stefano Caldoro

18/5/2015. La tranquillità di via Manzoni è stata rotta da qualche sasso lanciato contro la residenza di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania e attualmente ricandidato alla stessa poltrona. Unanime, ovviamente, lo sdegno dei politici.
Tra le molte cose fatte dalla sua giunta in questi anni, ricordiamo che Caldoro è stato uno dei principali artefici dello smantellamento della sanità pubblica in Campania, nonché l’uomo dietro Severino Nappi, il criminalizzatore dei disoccupati organizzati.

[Castellammare di Stabia] 12/5 – Lavoratori delle terme in agitazione

A Castellammare di Stabia c’è aria di mobilitazione. Lo scorso lunedì i lavoratori delle Antiche Terme della città hanno occupato la presidenza del Consiglio Comunale, oggi in circa 30, lo stabilimento termale.

Si parla di una vertenza di circa 200 lavoratori in cassa integrazione e senza alcuna prospettiva per il proprio futuro lavorativo. Un anno e mezzo fa, quando questa vicenda comincia, si era prospettata, all’orizzonte, la mancata ricapitalizzazione della partecipata, il fallimento – poi annunciato a marzo –  e l’unica via paventata della svendita a privati, operazione che peraltro non avrebbe garantito in alcun modo il reintegro dei dipendenti lasciati a casa.
Da allora poco si è mosso ed è proprio per questo che i lavoratori, sempre più stanchi di false promesse da parte delle istituzioni e della mancanza di lavoro, sono nuovamente in mobilitazione. L’obiettivo è quello di rimettere tutto in gioco, provando a ottenere nuovi investimenti pubblici per la riattivazione dello stabilimento e scongiurare così il rischio della cessione a privati e del definitivo licenziamento.

[fonte: sito dei Clash City Workers]

[Torre del Greco] 14/5 – Tra repressione e disinformazione… liber* tutt*

Riportiamo con rabbia dal blog di Vesuvio Antifa questo comunicato a cui vogliamo aggiungere giusto poche note.
La stampa che si occupa dell’area vesuviana non ha mai brillato per acume e onestà intellettuale (non che il giornalismo in generale lo faccia…)
. Ricordiamo per esempio quanto avemmo modo di scrivere tra una risata e l’altra a proposito del delirante articolo di Perrotta comparso su L’Ora Vesuviana a proposito di presunte infiltrazioni dell’ISIS in territorio stabiese; ma ci vengono anche in mente non poche falsità giornalistiche sui giorni di lotta a Pugliano del Coordinamento Res.In.A.
Nulla di cui stupirsi, in verità, giacché la carta stampata, locale o nazionale che sia, risponde sempre a ben precisi interessi. Forse ciò che maggiormente disgusta è che poi questi stessi giornaletti amano proclamarsi “voci libere”, “informazione contro”, “alternative al solito giornalismo” e cazzate simili, mentre invece basta avere con sé un giornale anarchico o un volantino politico per diventare oggetto delle attenzioni della polizia.
Da parte nostra, semplici bastardi dell’area vesuviana che tra le altre cose gestiscono questo blog, ci teniamo a ribadire massima solidarietà agli indagati e le indagate e a rinnovare l’invito a costruire e riempire dei nostri contenuti spazi di contro-informazione dal basso.

 

Oggi nelle aule del tribunale di Torre Annunziata si è consumato l’ennesimo teatrino repressivo che ha colpito 5 ragazzi dell’area vesuviana, attivisti di movimenti di lotta del territorio, accusati di furto all’interno dell’ex struttura del Sementificio, un tempo occupato a fini sociali e da oramai un anno abbandonato all’incuria  e all’abbandono dall’amministrazione comunale di Torre del Greco.

Un’accusa sproporzionata e ridicola: i ragazzi sono accusati di furto per “un tubo e 12 vasi” raccolti in una strada adiacente la struttura di via Lava Troia (è tra le nostre finalità storicamente il riutilizzo di materiale di risulta e oggetti usati per portare avanti i nostri progetti dal basso) e sottoposti ad un processo per direttissima dopo aver passato una giornata ai domiciliari, trattati alla stregua di pericolosi criminali, e sicuramente in questa accelerata autoritaria un certo peso lo avrà avuto il pedigree dei ragazzi fermati dai carabinieri, da anni attivi nelle lotte sociali del territorio. Continue reading