[Castellammare di Stabia] 31/12 – Precarietà assistenziale a Castellammare: una denuncia dell’USI-AIT Sanità

Riportiamo dal sito dell’USI-AIT.

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Una denuncia pubblica della sezione campana di USI_AIT Sanità.

AL DIRETTORE SANITARIO OO.RR. AREA STABIESE. Castellammare di Stabia.

Oggetto: Precarietà assistenziale notturna nel Plesso di Gragnano.

Nell’indifferenza generale, è diventata insostenibile la questione dell’assistenza medica notturna nel Plesso di Gragnano.
Rimane difficile e problematica la comunicabilità tra i comparti delle due unità operative e i sanitari del SAUT che, ufficiosamente, provvedono a colmare il vuoto emergenziale, in attesa dell’arrivo del medico reperibile.
Gli infermieri professionali si prodigano sovente a compiere scelte e a sovraccaricarsi di responsabilità che non gli competono.

I degenti e i rispettivi parenti avvertono e lamentano la precarietà assistenziale.
Il peso della reperibilità notturna si riverbera solo su una quota striminzita del corpo sanitario in servizio, ormai saturo di una simile condizione squilibrata. La chiamata in pronta disponibilità non è riconosciuta in modo automatico, ma è stato concepito un meccanismo per cui quanto è dovuto dipende da un elemosinare.
E’ altrettanto problematico il rapporto con il Pronto Soccorso del San Leonardo, i cui medici non giustificano l’evenienza di una permanenza, nei locali adibiti all’urgenza, di degenti provenienti da Gragnano che necessitano di un’osservazione più complessa che solo il presidio ospedaliero può garantire.
La persistenza di questo stato di cose scaturisce da scelte miopi e di fiato corto. L’intervento amministrativo è stringente. E’ perverso continuare a tirare a campare, fino all’evento esplosivo che rimescola il tutto inevitabilmente con conseguenze penali per i malcapitati.
O si ripristina il turno notturno medico o si ritorna alla casa madre e si dispone il Plesso per altro.

dr Amato Rizzo. USI-AIT Sanità

tel. 3495409532

e-mail: amato.rizzo [at] alice.it

31-12-2014

[Torre del Greco] 16/12 – Intervista a un compagno del Comitato pro-Maresca sul processo agli attivisti

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Riportiamo da RadioLiNA, radio pirata a Napoli, l’intervista a uno dei compagni denunciati per un’occupazione dei binari della vesuviana nell’ambito della lotta in difesa dell’ospedale Maresca di Torre del Greco. Intervista a cura del programma AutoJazztione.

La lotta per la difesa della sanità pubblica nel territorio vesuviano, concretizzatasi nella vertenza dell’ospedale Maresca, vittima dei progetti di smantellamento e taglio del personale del piano sanitario regionale, ha portato a 25 denunce ai danni di altrettanti attivisti, tra i quali c’è anche un compagno a noi assai caro. Il 16 dicembre 2014 si è tenuta una nuova udienza del processo che vede coinvolti questi compagni del vesuviano: abbiamo voluto contattare il buon Panzer per sapere com’è andata e per fare il punto della situazione di questa vertenza nel torrese.

Di seguito il podcast della nostra chiacchierata; ne approfittiamo per riproporre un documento scritto dal Collettivo Res.In.A. (consultabile a questo indirizzo) riguardante proprio la manovra repressiva ai danni degli attivisti pro-Maresca.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE IL CONTRIBUTO AUDIO

[Boscoreale] 15/10 – Monnezza non differenziata nel comune di Boscoreale

Un commento ripreso dal blog di Vesuvio Antifa sul teatrino istituzionale che ha fatto finta di interessarsi alla questione della Cava Sari, sulla quale i compagni e le compagne del posto lavorano da anni dal basso e attivandosi concretamente sul territorio.

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Ieri sera, in data 14 ottobre, si è tenuta un’assemblea pubblica nell’aula consiliare del comune di Boscoreale – avente come oggetto la cava ex Sari – alla quale hanno partecipato in bella parata buona parte dei primi cittadini dei comuni dell’area vesuviana, assessori, rappresentanti emeriti del PD e di altri partiti.

Una assemblea sulla monnezza costituita da monnezza, per giunta non differenziata! Una puzza incredibile! L’oggetto della discussione era l’attuale impianto di captazione del biogas che dalla “presunta” chiusura della discarica è pienamente funzionante. L’impianto è gestito dalla Ecodeco e dalla Sapna: dopo aver speculato sull’apertura, sulla gestione della cava e sul traffico dei rifiuti adesso le due società – note a chiunque abbia avuto un approccio anche light alla questione rifiuti in Campania – ne gestiscono il post mortem ricavandone un lauto guadagno. Alla popolazione – decimata da malattie, puzze o miasmi come dir si voglia, amianto, nanoparticelle, macroparticelle, combustioni e roghi di vario genere e varia natura – non rimane che ascoltare ancora in silenzio le megaBALLE di tecnici e scienziati. Essì, perché invece di discutere circa la bonifica del sito, ieri si discuteva se alzare o abbassare il camino dell’impianto, se captare biogas o metano, se insomma morire col tubo del biogas al collo o nel deretano (scusate l’espressione poco politically correct). Quando ieri, mentre si raccontava alla gente questa favoletta fantastica, qualche singolo o qualche collettivo – uno a caso – ha provato ad alzare un po’ i toni della discussione ed ha posato l’accento sul disastro immane che ci circonda gli amministratori, sentendosi offesi, sono andati in escandescenza. Essì, perché le feste – soprattutto quando si parla di danaro – non vanno mai disturbate. Così subito si è pensato di chiamare i carabinieri, di vietare gli interventi, le ingerenze e le parolacce che, scusate, ma venivano fuori più che naturali. Noi di incontri congiunti tra tecnici, professoroni, biologi e chimici ne abbiamo visti tanti ed abbiamo sentito anche un sacco si storie circa i possibili accordi tra amministratori per la salvaguardia del cittadini e del territorio. E’ dal 2007 che ci raccontano balle: in realtà è paradossale che chi ha avvelenato abbia la volontà di risolvere e per giunta noi non crediamo alle deleghe. Quindi, prima di essere definitivamente allontanati dall’assemblea, abbiamo fornito ai presenti la nostra soluzione: visto che la termocombustione piace a molti, perché non incenerire proprio chi ci amministra?

[Pomigliano d’Arco] 17/7 – Rompiamo il silenzio sulle morti operaie e sui licenziamenti politici

Riportiamo dal sito dei Clash City Workers.

Giovedì 17 luglio, ore 11:00

@ Ex-stazione della Circumvesuviana di Pomigliano D’arco

Contro la dittatura di Marchionne al fianco di chi lotta!
 Lottiamo uniti per il reintegro a salario pieno dei licenziati e dei cassintegrati.

In queste settimane la Fiat ha comunicato il licenziamento di cinque operai del Comitato di lotta cassintegrati di Pomigliano a seguito delle iniziative che il Comitato aveva messo in campo le scorse settimane per denunciare il suicidio dell’operaia del reparto confino di Nola Maria Baratto, logorata da sei anni di cassa integrazione: l’ennesimo in Fiat.

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[Torre del Greco] 11/7 – L’11 luglio… pienz’ a salute!

Riportiamo dall’evento Feisbuc realizzato dal Comitato Pro Maresca di Torre del Greco.

“Quando c’è l’amore c’è tutto!”
“No, chell è ‘a salut!”

Venerdì 11 luglio, alle ore 18:30

@ Piazza Santa Croce, Torre del Greco (NA)

Il Comitato pro Maresca vi invita tutti per una serata interamente dedicata alla SALUTE!

DIBATTITI E CONFRONTO SULLA SITUAZIONE SANITARIA TORRESE, MA NON SOLO…

  • CIBO HOMEMADE
  • VINO BUONO
  • JAM SESSION “ARTISTI UNITI PER IL MARESCA”
  • MOSTRE D’ARTE
  • AREA SKATE E WRITING
  • INTRATTENIMENTO PER BAMBINI….


…E LA NOSTRA BELLA COMPAGNIA!

Il Comitato pro Maresca vi aspetta tutti in piazza, nonché ogni giovedì alle ore 18 presso il IV piano occupato (ex Ginecologia e Blocco Operatorio)

L’OSPEDALE E’ UN PROBLEMA DI TUTTI, DIFENDERLO E’ UN DOVERE DI TUTTI!