Io voglio dire che il sindaco e gli assessori sono una vrancata di mariuoli [Il Gigante, clochard storico di piazza Pugliano]
La serata di autofinanziamento a piazza Pugliano, organizzata dal coordinamento Res.In-A. (Resistenze in Azione), si è trasformata in un’occasione di svago e liberazione per un intero quartiere che ha ampiamente partecipato all’assemblea pubblica e alla cena sociale. Negli interventi dell’assemblea si è sottolineata l’importanza del rilancio di Ercolano dal basso e la necessità di collegare tra loro le varie lotte sul territorio vesuviano e camano. A seguire, quasi 3 ore di musica, balli e risate.
Risultato notevole, se si pensa che l’iniziativa ha rischiato di non partire affatto. Abbiamo chiesto a B., una compagna vicina al coordinamento, di illustrarci brevemente l’accaduto. Mezz’ora prima dell’inizio dell’assemblea, il centro anziani adiacente allo spzio di piazza Pugliano, adducendo come motivazione un blocco burocratico, si è rifiutato di concedere corrente elettrica ai gruppi e ai/alle compagn@. Nonostate la regolare richiesta approvata dal Comune e l’intervento di assessori sul posto, la situazione è rimasta in stallo per una buona oretta. Una buona oretta nella quale si è visto il solito teatrino dello scaricabarile tra amministratori e centro anziani, risoltosi dopo tanto ciarlare soltanto con l’arrivo di generatori di corrente da Napoli.
Abbiamo chiesto qualche considerazione ai compagni coinvolti nel progetto. Così si è espresso V.: “Un concerto non cambia il mondo, ma è un input che ricorda alla gente che la riappropriazione del quartiere passa anche per la cultura. Cerchiamo di intercettare coloro i quali hanno reale volontà di cambiamento, una maggioranza invisibile coperta da una minoranza visibile di ragazzi abbandonati a sé stessi, prime vittime delle negligenze di anni anni di malgoverno con i quali abbiamo cominciato a lavorare“.
Un altro compagno del coordinamento, N., dice che “dopo il fastidioso tira e molla col comune, tra bandi fantasma e presunti enti da sistemare, abbiamo deciso di rilanciare la mobilitazione coi metodi che ci appartengono: occupando la piazza, autogestendola e facendo suonare delle band. Pensiamo che questo sia l’unico modo per recuperare e salvare la piazza, perchè gli oltraggi che questa zona ha dovuto subire possono essere curati solo con la rivendicazione di spazi liberi e di lotta. Abbiamo intenzione di rioccupare, si spera insieme al quartiere, viste anche le esperienze che si stanno determinando nell’area vesuviana“. N. si riferisce all’occupazione dell’Ex-Asilo di Boscoreale da parte della Rete Spazi Autogestiti; sul banchetto di piazza Pugliano era presente anche un volantino con la programmazione completa della prima settimana dello spazio liberato.
Una serata bella, viva, allegra, che ha riportato colore e movimento a piazza Pugliano. Tutto questo nonostante le solite difficoltà che amministrazione (e non solo) riserva ai ragazzi e alle ragazze del Res.In-A. Ma le pratiche autogestionarie e autorganizzate, a quanto pare, resistono a qualsiasi cosa, anche al blocco della corrente.