[Boscoreale] 4/7 – Assembla pubblica per un consultorio autogestito @ CSOA Asilo 45

MERCOLEDì 4 Luglio
ore 20.00

C.S.O.A. Asilo 45, piazza Vargas

SECONDA ASSEMBLEA PUBBLICA PER LA NASCITA DI UN CONSULTORIO AUTOGESTITO GRATUITO:

 Uno spazio demedicalizzato nel quale trovare informazioni e momenti di confronto su questioni riguardanti:
-contraccezione
-problemi specifici,quali gravidanza, endometriosi ecc.
– assicurare un servizio anche alle migranti,con o senza permesso di soggiorno
-essere un punto di riferimento per chi necessita di indirizzi, orientamento
-organizzare corsi e seminari con ostetriche,omeopati,naturopati
-far nascere un piccolo ambulatorio per visite gratuite
-allacciare contatti con gli altri consultori autogestiti e creare una rete
-creare uno sportello di apertura alla cittadinanza
-opporsi agli attacchi che mirano a smantellare l’autodeterminazione
-sviluppare la pratica del self help
Autodeterminiamo le nostre esistenze!

C.S.O.A. Asilo 45

[Boscoreale] 3/7 – Incontro su “La mafia della sanità” @ CSOA Asilo 45

MARTEDi 3 Luglio
ore 19.30

C.S.O.A. Asilo 45, piazza Vargas

LA MAFIA DELLA SANITA’: Incontro con il dott.Antonio Vitiello, medico e omeopata

La malattia è una merce di un mercato in grande espansione e viene venduta sotto innumerevoli forme, in ogni latitudine e in ogni stagione. Ha i suoi lanci pubblicitari e le sue leggi di mercato. L’industria mondiale della salute ha un fatturato che è secondo solo al petrolio e alle armi. Nei paesi ricchi la spesa sanitaria è in costante crescita, da decenni e finanzia eserciti di soldati e di sacerdoti che vigilano su malattie e dolori giorno e notte, 24 ore su 24. Più cresce la capacità diagnostica più si moltiplica il numero delle malattie. La ricerca in medicina è condotta scandalosamente, per la quasi totalità, dalle industrie farmaceutiche, giornali e tv, schiavi degli orientamenti editoriali imposti dagli introiti pubblicitari delle case farmaceutiche.

[Boscoreale] Ex-asilo di piazza Vargas: riprendiamoci ciò che ci appartiene

Volantino della Rete Spazi Autogestiti diffuso l’8 giugno a Ercolano.

Sabato 2 giugno un gruppo di attiviste ed attivisti ha occupato l’ex-asilo di Boscoreale, sito in piazza Vargas, struttura abbandonata da anni, con lo scopo di pulirlo, ristrutturarlo e riutilizzarlo per farci un luogo di socialità nel quale condividere idee, cultura, informazione dal basso ed attività di ogni tipo. Lo spazio versava in condizioni pietose, era pieno di rifiuti ed escrementi. Purtroppo il nostro sindaco Langella, ha prima aspettato che pulissimo la struttura e poi ha pensato bene di inviare un’ordinanza di sgombero, vietando ai cittadini l’accesso all’edificio. Langella agisce come PADRONE di Boscoreale, mentre il suo ruolo dovrebbe essere quello di operare al servizio dei suoi cittadini. Ma state tranquilli, se lui non vuole assumersi questo compito lo faremo noi!! Ed è per noi cittadini che abbiamo occupato questa struttura, è per restituirla all’uso comune, sociale e culturale che stiamo mettendo a disposizone tutto il nostro tempo e le nostre energie. E’ auto-organizzandoci insieme a voi che vogliamo lavorare per trasformarla da fatiscente a fruibile.

Chiediamo la vostra partecipazione, il vostro contributo e le vostre idee per tramutare questo spazio in un luogo accogliente nel quale i vostri figli possano venire a giocare. Lavoriamo tutti insieme!

Noi esistiamo e dunque Resistiamo!

[Boscoreale] 4/6 – Comunicato della Rete Spazi Autogestiti

Riceviamo e diffondiamo ricordandovi il programma di iniziative organizzato dalla Rete per la prossima settimana, alla faccia di chi vuole zittire Boscoreale:

13:40 – Pochi minuti fa un drappello di vigili urbani si è presentato davanti al cancello dell’ Ex Asilo di  Piazza Vargas, occupato e bonificato in  due giorni dagli appartenenti alla Rete Sociale per gli Spazi Autogestiti e dai cittadini liberi di Boscoreale-Napoli.

Gli uomini in blu (abbandonando di soppiatto la loro attività di controllo della viabilità urbana)  si presentano da  meri esecutori degli ordini del sindaco Langella (PDL) il quale, arrogandosi una responsabilità da vero burocrate fascista,  minaccia, alzando  la voce,   di sgomberare attraverso l’uso della forza pubblica locale chi autonomamente lavora per rendere abitabile uno spazio inabitabile. Non si vuole guardare in faccia la realtà: un ex asilo abbandonato da circa dieci anni che nel tempo è diventato una discarica a cielo aperto, abitazione precaria di homeless del territorio in cerca di una dimora mai garantita dalle istituzioni, luogo simbolo di un degrado sociale, culturale ed economico di un territorio  martoriato e mai valorizzato concretamente se non attraverso politiche clientelari legate solamente all’ideologia del business.

Ancora una volta  i “Boss”  detentori del potere politico locale, agitando la forza pubblica  e figurando scenari repressivi di  supposte denunce abusive e bla bla bla, tentano di zittire l’espressione autonoma ( libera circolazione di saperi, socialità non mercificata, attività ludica, pratiche di autogestione, autorganizzazione) di chi ancora  in questo  territorio  avvelenato si sente vivo.

NOI ESISTIAMO DUNQUE RESISTIAMO!

Rete per gli Spazi Sociali Autogestiti

[Boscoreale] 3/6 – Comunicato stampa dall’Ex-Asilo Occupato

3 giugno 2012 – ore 10:00

La prima notte di occupazione è passata, tra l’euforia e la stanchezza. Questa mattina, alle 8.00, la polizia municipale è ritornata ad affiggere alle pareti della struttura l’ordinanza di sgombero. Il sindaco, Gennaro Langella, chiosa, su vari giornali, che esiste già un bando per l’assegnazione della struttura a PRIVATI. Un altro luogo da affidare agli esclusivi interessi di una casta, per farlo diventare un edificio accessibile a pochi; l’ennesimo spazio strappato alla collettività perché QUALCUNO  ha deciso di tenerlo chiuso-inagibile-abbandonato.

Ebbene, che gli amministratori sappiano che noi non abbiamo nessuna intenzione di andare via; questi territori scontano da troppo tempo deficit di socializzazione ed aggregazione mentre emigrazione e disillusione sono all’ordine del giorno. Siamo stati espropriati già da tempo del nostro diritto ad esistere ed abbiamo visto,come giovani, tutti i nostri coetanei andare via per cercare una vita migliore altrove. Noi vogliamo avvisare il nostro caro sindaco che il nostro altrove è qui!

Rete Spazi Autogestiti