Riportiamo dal sito del collettivo Clash City Workers (qui) il report sullo sciopero a oltranza alla DEMA di Somma.
Giornate di lotta alla DEMA di Somma Vesuviana. Da ormai 5 giorni i 650 lavoratori della DEMA – azienda di punta del settore aeronautico, partner di Alenia, Agusta, Boeing, Airbus, Bombardier – stanchi dei continui ritardi nel pagamento degli stipendi hanno organizzato picchetti e sit in di protesta davanti ai cancelli e proclamato lo sciopero ad oltranza.
La situazione dell’azienda – che pure è produttiva e alla quale non mancano le commesse – è gravissima: ha circa 80 milioni di debito (di cui buona parte derivanti dal mancato versamento dei contributi all’INPS), e ha dichiarato l’esubero di circa 40 unità. Se è piuttosto scontata la risposta del capo del personale di Dema, Adriano Buonanno, che interrogato riguardo alla protesta e alla mancata erogazione degli stipendi, si mostra sorpreso dal momento che le commesse non mancano e si tratta solo di “pazientare” un pochino (riguardo ai debiti ha invece preferito glissare…), meno scontata dovrebbe essere – in un mondo ideale – quella dei sindacati.
Oggi Fim, Fiom e Uilm, hanno infatti tentato una mediazione allo scopo di sbloccare i salari, invitando alla calma e al buon senso. Piuttosto che sostenere le giuste ragioni e rivendicazioni degli operai hanno preferito perseguire nella solita opera di pompieraggio, cercando di far smontare la protesta. Ma questa volta non ce l’hanno fatta. La totalità degli operai ha votato contro la proposta delle segreterie sindacali di tornare a lavoro e aspettare che la trattativa andasse avanti. Il picchetto ai cancelli continua.