Diffondiamo il documento video (con relativo testo allegato) dei compagni e delle compagne di Torre del Greco dedicato alla prossima farsa elettorale. Potete trovare altre informazioni sul blog ufficiale del collettivo, raggiungibile cliccando qui.
Condividiamo pienamente l’invito lanciato da Torre del Greco a non votare e proponiamo di scegliere sempre, invece, lo sviluppo di fronti autorganizzati di lotta.
Come VesuvianAut, proveremo a tornare sulla questione elezioni appena possibile. Per ora, solo tre parole: NON VOTARE, LOTTA!
La campagna per il “non voto” prosegue di pari passo con la gigantesca macchina elettorale messa in moto dalle forze politiche italiane, bene espressa a livello locale dai tanti signori che ambiscono ad un posto al sole romano per i prossimi 5 anni.
A Torre del Greco sono molte le facce note che si propongono (spesso ri-propongono), dando vita a comizi, presentazioni di liste, banchetti e chi più ne ha più ne metta, inserendo sempre i soliti argomenti, che anche il più ossequioso militante non può non trovare noiosi e falsi.
A Scotto, Formisano, Torrese e tanti altri bei tipini vogliamo dedicare questo vademecum elettorale, che spiega chiaramente quali sono i passaggi per esercitare un astensionismo attivo e non rientrare nella categoria delle schede bianche o nulle, che i partiti di maggioranza inglobano nel premio di fine spoglio.
I passaggi sono pochi, brevi ed elementari:
– Presentarsi al seggio elettorale muniti di documento identificativo e tessera elettorale.
– Farsi registrare al seggio e permettere agli scrutatori il timbro della tessera elettorale.
– Rifiutare la scheda elettorale, chiedendo che tale rifiuto venga verbalizzato.
– Eventualmente rilasciare una dichiarazione esplicativa del gesto e lì ci si potrà sbizzarrire (non voto per questo motivo etc.).
E se qualche presidente di seggio troppo ottuso oserà dubitare della legalità di tale scelta, sventolategli sotto il naso l’art 104 comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, in virtù del quale “Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000”.
Come è bene espresso nel video, ribadiamo che
“La nostra politica si fa in strada, sui luoghi di lavoro e nelle fucine del sapere.
Parte da una pretesa di reddito incondizionato universale e di tutti quei diritti che un po’ alla volta ci stanno sottraendo.
Senza reddito, senza lavoro, senza servizi pubblici gratuiti ed efficienti, senza trasporti degni di tal nome, senza una istruzione ed una sanità gratuita ed accessibile a tutti, il voto ve lo potete anche scordare”.
REDDITO PER TUTTI VOTO PER NESSUNO