La lotta del coordinamento Res.In.A. continua. Il presidio permanente a Piazza Pugliano resiste da 5 giorni e incassa continuamente la solidarietà degli abitanti di tutto il quartiere. Una pluralità di associazioni, collettivi e sigle si riunisce ora attorno al locale all’angolo della piazza, reclamando uno spazio di incontro e confronto per poter rilanciare una delle parti del vesuviano che più d’ogni altra dovrebbe essere aiutata a rialzarsi.
25 marzo: il Coordinamento Res.In.A. lancia una campagna di raccolta firme volta a dimostrare la vicinanza della popolazione alla causa della vertenza. In poco tempo verranno raccolte circa 100 firme. Da notare che per firmare è obbligatorio avere con sé un documento di riconoscimento per poter lasciare un numero di carta d’identità: un altro modo per sottolineare la distanza dalle pratiche della politica, sempre pronta – quando si tratta di appalti e petizioni comode ai profitti dei più forti – a raccogliere firme di persone che spesso…non esistono.
26 marzo: il coordinamento ha indetto un’assemblea pubblica nella quale sono stati chiariti i motivi del presidio a oltranza. Le condizioni in cui versa la zona di Pugliano sono il primo movente dell’azione: parchi abbandonati all’incuria e alla sporcizia, totale assenza di prospettive – anche immediate – per i ragazzini, un tasso di disoccupazione tra i più elevati nella zona vesuviana (ed è tutto dire!), strutture fatiscenti… Nel frattempo i ragazzi di Piazza Pugliano passano molto tempo a disegnare; il Coordinamento intende in seguito esporre tutte queste creazioni in un’apposita mostra.
27 marzo: una delegazione ha incontrato alcuni assessori per discutere la situazione della “trattativa in corso”. L’unico inequivocabile dato registrato è stata la chiusura al dialogo da parte dei governanti, trattando gli attivisti alla stregua di “vandali”. In risposta a questo atteggiamento, il coordinamento Res.In.A. ha proseguito la raccolta firme e ha organizzato un servizio di doposcuola per i bambini e i giovani studenti della zona. Il coordinamento intende prendere contatti con le scuole di Ercolano per capire come poter reinserire i ragazzi non frequentanti nel circuito scolastico.
28 marzo: viene avviato un lavoro annunciato già durante i primi incontri dei collettivi con la popolazione di Piazza Pugliano: la pulizia del parco adiacente allo stabile abbandonato, della quale si sono spesso occupati gli stessi abitanti della zona, stanchi di finte garanzie e promesse di riqualificazione da parte delle istituzioni. L’azione diretta ha coinvolto anche i tanti ragazzini che ormai bazzicano quotidianamente la zona più libera di Ercolano.
L’imminente appuntamento di venerdì 30 marzo, un corteo serale che arriverà sotto il Comune d’Ercolano, si prospetta come un momento determinante per la vicenda del Res.In.A. L’appuntamento è alle 19:30 a Piazza Pugliano.