Riportiamo dalla pagina Feisbuc del CSOA Asilo Quarantacinque.
Alla fine della grossa giornata di mobilitazione di ieri a Milano contro l’Expo, le grandi opere e la speculazione sui territori, contro la devastazione ambientale, le politiche di sfruttamento del lavoro, fascismi vecchi e nuovi e contro ogni sgombero delle case e degli spazi occupati, le forze dell’ordine hanno fatto opera di rastrellamento per dare un po’ di fiato alla stampa di regime e per blindare il più grosso monumento alla mafia dei voti, degli appalti e dei poteri pubblici con il via libera e la complicità del governo Renzi.
Al termine del corteo quattro compagni dell’area vesuviana napoletana sono stati fermati mentre erano in procinto di raggiungere i pullman diretti a Napoli e trasportati in caserma dove sono stati trattenuti per ben quattro ore. Una volta rilasciati, ci hanno pensato i carabinieri locali a proseguire l’opera di repressione ai danni dei compagni attivi da anni sui nostri territori, con una bel mandato di perquisa direttamente sopra casa durante le ore notturne.
Non si è trattata dell’unica operazione repressiva, infatti ulteriori perquisizioni domiciliari e trattenimenti in caserma sono avvenuti a carico di altri compagni sempre dell’area vesuviana, da anni impegnati nelle battaglie contro discariche e politiche di devastazione ambientale, e di tre compagni del casertano. Tutti quanti sono stati rastrellati dagli autobus pronti a ripartire verso Napoli.
Tutti liberi comunque al momento.
Chiaramente le operazioni militari repressive non arresteranno la forza e la rabbia dei movimenti sociali e di tutte le realtà che hanno scelto di opporsi a questo sistema di sfruttamento riprendendosi le piazze e praticando conflittualità diffusa dal basso.
NO EXPO – LIBER* TUTT*
AREA VESUVIANA