[Castellammare di Stabia] 13/1 – Proteste e blocchi dei rifugiati di Villa Angelina

Riportiamo da Hurriya.

Le richieste dei richiedenti asilo di Villa Angelina: carta d’identità e tessera sanitaria [fonte: Stabia24]

Stamattina [13 gennaio 2015, ndr], a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, i circa 100 richiedenti asilo presenti da quasi un anno nell’ex albergo Villa Angelina, hanno protestato bloccando il traffico veicolare, come protesta per la mancata assistenza sanitaria.
L’edificio è stato “blindato” da polizia e Digos.

Per comprendere il clima che si respira in zona, ricordiamo che sempre a Castellammare, tre settimane fa, un altro centro, l’Asharam, aveva subito un attacco incendiario di “matrice xenofoba o camorristica”.

Parecchia polizia intorno Villa Angelina [fonte: Stabia24]

[Castellammare di Stabia] 31/12 – Precarietà assistenziale a Castellammare: una denuncia dell’USI-AIT Sanità

Riportiamo dal sito dell’USI-AIT.

testausi

Una denuncia pubblica della sezione campana di USI_AIT Sanità.

AL DIRETTORE SANITARIO OO.RR. AREA STABIESE. Castellammare di Stabia.

Oggetto: Precarietà assistenziale notturna nel Plesso di Gragnano.

Nell’indifferenza generale, è diventata insostenibile la questione dell’assistenza medica notturna nel Plesso di Gragnano.
Rimane difficile e problematica la comunicabilità tra i comparti delle due unità operative e i sanitari del SAUT che, ufficiosamente, provvedono a colmare il vuoto emergenziale, in attesa dell’arrivo del medico reperibile.
Gli infermieri professionali si prodigano sovente a compiere scelte e a sovraccaricarsi di responsabilità che non gli competono.

I degenti e i rispettivi parenti avvertono e lamentano la precarietà assistenziale.
Il peso della reperibilità notturna si riverbera solo su una quota striminzita del corpo sanitario in servizio, ormai saturo di una simile condizione squilibrata. La chiamata in pronta disponibilità non è riconosciuta in modo automatico, ma è stato concepito un meccanismo per cui quanto è dovuto dipende da un elemosinare.
E’ altrettanto problematico il rapporto con il Pronto Soccorso del San Leonardo, i cui medici non giustificano l’evenienza di una permanenza, nei locali adibiti all’urgenza, di degenti provenienti da Gragnano che necessitano di un’osservazione più complessa che solo il presidio ospedaliero può garantire.
La persistenza di questo stato di cose scaturisce da scelte miopi e di fiato corto. L’intervento amministrativo è stringente. E’ perverso continuare a tirare a campare, fino all’evento esplosivo che rimescola il tutto inevitabilmente con conseguenze penali per i malcapitati.
O si ripristina il turno notturno medico o si ritorna alla casa madre e si dispone il Plesso per altro.

dr Amato Rizzo. USI-AIT Sanità

tel. 3495409532

e-mail: amato.rizzo [at] alice.it

31-12-2014