[Torre del Greco] 1/2 – Per fare un tumulo, ci vuole un Fiore

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Torniamo a bomba sul presidio antifascista tenutosi ieri a Torre del Greco, in occasione del convegno organizzato da quegli addetti all’impianto fognario di Forza Nuova, talmente invisi persino alle pantegane da essere costretti a tenere il loro merdoso convegno al calduccio, tra le salde e sicure mura dell’Hotel Holidays – struttura della quale non potremo che ricordarci in futuro, visto che non si fa molti scrupoli ad ospitare camerati, stragisti e altri volenterosi parastatali. Il prestigioso convegno vedeva come ospite d’eccezione il poco onorevole Roberto Fiore, il segretario di Forza Nuova: sì, è quel ricchissimo fascistone implicato in alcuni dei casi più oscuri dello stragismo nero, Il 1 febbraio, la favella dell’inutile Fiore ha trattato di blocco dell’immigrazione e diritto alla casa. Non è molto difficile immaginare le bestialità che saranno emerse da questo convegno: è, anzi, talmente facile che molti antifascisti e antifasciste dell’area vesuviana hanno deciso di tenere un presidio per denunciare ed impedire la propaganda razzista, nazionalista e xenofoba di Fiore e della sua accolita di ominidi, che cerca di sfruttare il disagio in cui versa l’ambiente torrese (e non solo) per veicolare i suoi propositi reazionari, autoritari e xenofobi.

In tutto, una cinquantina di compagni e compagne di tutte le zone del vesuviano e del napoletano. Aree che combattono giorno per giorno tutte le forme di fascismo, da quello degli squadristi dell’estrema destra ufficiale a quello delle istituzioni che calpestano quotidianamente i diritti delle popolazioni imponendo con la forza della repressione e il manganello della legge nocività e sfruttamento.

Presidio-Torre-1214

Guarda guarda quanti cow-boy
Son venuti tutti per noi

Si sono verificati momenti di tensione nel tentativo di avanzare oltre il cordone di polizia. E notevolissima è stata la presenza delle forze dell’ordine, preparate a difendere con tutti i loro mezzi il sacro diritto democratico alla cazzata razzista. Polizia, carabinieri, camionette su camionette schierate a difesa dell’area della Litoranea limitrofa all’Holidays. Come fanno notare i compagni e le compagne del Coordinamento Antifascisti Vesuviani, non si era «mai vista tanta celere in città, neanche in occasione di manifestazioni più partecipate». Siamo d’accordo che l’antifascismo non può che fare paura a chi, pur di tutelare i suoi interessi di classe, è disposto a concedere spazio a pattume nazistoide e residuati del ventennio, ma ci ha fatto sorridere vedere un tale assembramento di caschi azzurri.

Un classico del detournement,
a cura di Grafica Nera

Il momento forse più significativo di questo 1 febbraio va individuato però nel corteo non autorizzato che ha cercato di aggirare lo schieramento di polizia. Pur non essendo riusciti a raggiungere l’hotel, gli antifascisti hanno potuto interloquire con gli abitanti del quartiere, che si sono mostrati solidali con le ragioni del presidio e molto “critici” (usiamo un eufemismo) nei confronti della polizia. Un’occasione interessante in cui si è riusciti a destare l’attenzione della popolazione torrese, che ha risposto molto positivamente ai contenuti diffusi dal corteo.

Quella del 1 febbraio è stata una giornata di lotta antifascista come è necessario se ne verifichino sempre di più – e con sempre maggiore partecipazione – nei nostri quartieri. Non possiamo concedere spazio alcuno a chi è nemico dichiarato della libertà e della giustizia sociale. Da antifascist*, continueremo a combattere ovunque questi burattini del Potere; e, con i Chumbawamba: we’ll never rest again… Until every Nazi dies!

VesuvianAut

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