Il presidio permanente a Piazza Pugliano compie il suo primo mese di vita.
Un mese di interventi sul territorio, come la pulizia del parco della piazza; un mese di corsi totalmente autorganizzati, tra i quali quelli di karate, di disegno e il doposcuola per i ragazzi che devono affrontare l’esame di terza media (in un ambiente nel quale l’evasione scolastica è altissima); un mese nel quale Ercolano è tornata a urlare la sua rabbia per strada in un corteo di almeno 200 persone.
Il coordinamento Res.In.A., tra difficoltà e un po’ di stanchezza (dovuta anche, va detto, allo scarso sostegno da parte del movimento metropolitano), continua imperterrito la sua lotta sul territorio. Nel frattempo le istituzioni locali fanno orecchie da mercante, ostinandosi a non guardare la situazione in cui versa Pugliano, tutt’ora vittima di continui blitz di quelle stesse forze dell’ordine che hanno sgomberato con rapidità felina lo spazio liberato dagli attivisti il 24 marzo.
Nel giorno della Liberazione, il coordinamento rilancia la mobilitazione e ribadisce la necessità di uno spazio sociale a Ercolano, per cominciare a costruire un’alternativa concreta alle solite chiacchiere dei politicanti.