Avremmo voluto cominciare il 2013 con qualche notizia più felice, ma d’altro canto anche l’anno scorso i primi post di gennaio furono dedicati agli episodi di repressione. Meglio partire sapendo quali piattini ci stanno preparando, per attrezzarsi convenientemente e preparare la controffensiva.
Come VesuvianAut, intendiamo dare maggiore spazio agli episodi di repressione che si verificano nei nostri territori. Tuttavia, ci sembra doveroso segnalare quanto accaduto l’8 gennaio, ovvero la sentenza contro i 6 compagni coinvolti negli scontri del 15 ottobre, da inquadrare . Ci auguriamo che al freddo report di questi attacchi subiti dai movimenti si accompagni una riflessione collettiva sulle pratiche di repressione e, soprattutto, sul come contrastarle politicamente in maniera efficace. Ampio spazio a queste tematiche è dato ovviamente dai compagni e dalle compagne che da anni animano progetti come Informa-Azione e OLGa, vogliamo comunque segnalare gli interessanti contributi (nati sull’onda delle condanne dell’8 gennaio) di InfoAut e del collettivo comunista Militant.
24 dicembre 2012: a Torre del Greco un compagno attivo nel circuito antirazzista viene ferito con una bottiglia da un membro del Nucleo Dirlewanger. I Dirlewanger, lo ricordiamo, sono estremisti di destra già protagonisti di altre aggressioni a compagni e compagne, come quella gravissima alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’aprile 2011. Sebbene CasaPound abbiano subito “respinto categoricamente tale vicinanza“, pratica dissociatoria a loro non nuova (vi ricordate Gianluca Casseri?), il Nucleo Dirlewanger ha contatti coi tartarughini di Iannone.
4 gennaio: la facciata della Nuova Casa del Popolo di Ponticelli viene crivellata di colpi; uno dei proiettili colpisce una stufetta e per puro caso non colpisce la bombola di gas d’alimentazione, che avrebbe potuto far saltare in aria l’intero edificio. Sono state inoltri sottratte alla NCP le strumentazioni che consentivano la messa in onda di Stalingradio.
5 gennaio: l’Ex Asilo Filangieri di Napoli, occupato dal collettivo di lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale La Balena, viene chiuso dai sigilli dell’autorità giudiziaria. La sera prima l’Asilo era stato “visitato” dalla Munipol.
8 gennaio: il GUP di Roma commina 6 anni di carcere a sei compagni per il blindato dato alle fiamme negli scontri del 15 ottobre 2011. Viene nuovamente applicato, dopo le condanne per i fatti del G8 di Genova, l’Articolo 285 del Codice Penale, ovvero il reato di “devastazione e saccheggio“. Uno dei condannati, Davide, ha annunciato uno sciopero della fame e pubblicato una lettera aperta, che potete leggere a questo indirizzo.
Ricordiamo, come già facemmo nel 2012, all’indomani della schifosa operazione contro i No TAV, quello che leggemmo in una sera di libertà, su un muro di Corso Umberto a Napoli: i nostri sogni sono più grandi delle vostre gabbie.